“Ripercussioni gravissime sugli utenti e sul lavoro dei dipendenti” denuncia il sindacato. “Gestione grottesca dell’intera operazione che riporta drammaticamente all’attualità il tema della “governance” dell’Istituto.
Da alcuni giorni le sedi dell’Inps anche in Toscana sono isolate telefonicamente (si parla di telefoni fissi) a causa del cambio di gestore telefonico e della piattaforma, con ripercussioni gravissime sia nei confronti dell’utenza che per la gestione delle attività quotidiane, compromesse dall’impossibilità di collegamento tra le sedi (o della stessa sede nei casi in cui gli uffici insistono su più stabili) con i dipendenti costretti ad usare il cellulare personale per contattare i colleghi.
La denuncia è della FP CGIL. “In un mondo sempre più avanzato e sofisticato dal punto di vista informatico -dice il sindacato- siamo costretti a registrare il fatto che l’Istituto si trova privo del sistema più elementare di comunicazione: il telefono. Tutto ciò mentre all’Istituto è affidato un ruolo determinante per la realizzazione delle due misure simbolo dell’attuale Governo: reddito di cittadinanza e quota 100”.
“Ancora una volta, purtroppo, un banale e semplice cambio di appalto genera caos e confusione- prosegue la FP CGIL- e non è la prima volta che accade. Nel 2018 abbiamo già assistito al blackout informatico, avvenuto proprio mentre era in corso un incontro sindacale alla presenza di un imbarazzato Presidente”
Secondo il sindacato si tratta di “una gestione dell’intera operazione dai contorni grotteschi, che poteva (e doveva) essere evitata, che riporta drammaticamente all’attualità il tema della “governance” dell’Istituto, e della capacità (o incapacità) della tecnostruttura di governare i processi gestionali, logistici ed organizzativi.Al netto delle problematiche probabilmente insorte con il gestore dell’appalto del nuovo sistema telefonico, in particolare per il mancato rispetto dei termini e dei tempi contrattuali, è incomprensibile ed inaccettabile che l’Istituto non abbia messo in campo quelle misure volte ad evitare una falla organizzativa di queste dimensioni”.
“Siamo fortemente preoccupati per la vicenda in sé, e più in generale per il declino che assistiamo giorno dopo giorno nel nostro Istituto, senza che l’Amministrazione senta l’esigenza di interloquire con le Rappresentanze del personale, perpetrando in un modus operandi caratterizzato dalla chiusura al confronto ed alla autoreferenzialità.
Tutto ciò con ritardi e inefficenze a danno di tutti i cittadini che quotidianamente devono rivolgersi all’INPS per vedere riconosciuti i propri diritti” conclude il comunicato della FP CGIL