Lun 23 Dic 2024
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100 anni del Gallo nero e il Consorzio Chianti classico lancia Manifesto di sostenibilità

Sostenibilità e identità territoriale: sono alcune parole chiave alla base del ‘Manifesto di sostenibilità’ lanciato dal Consorzio del Chianti classico, il più antico d’Italia che proprio oggi festeggia i 100 anni dalla sua fondazione.

Era infatti il 14 maggio del 1924 quando 33 lungimiranti viticoltori diedero vita al consorzio per difendere il prodotto e il territorio chiantigiano e al tempo stesso accompagnare i produttori nei processi di valorizzazione e promozione. A distanza di un secolo il Consorzio oggi riunisce circa 500 aziende e guardando al futuro della denominazione e alle sue tipicità lancia il ‘Manifesto di sostenibilità’, un elenco di 57 regole di indirizzo e criteri chiamati ad ispirare l’azione dei viticoltori. Oggi la presentazione a Firenze nell’ambito delle celebrazioni del centenario. “Abbiamo pensato ad uno strumento dedicato alla nostra realtà e al nostro territorio, un percorso cucito sul Chianti classico – ha spiegato la direttrice del Gallo nero Carlotta Gori -. Ogni azienda poi troverà in queste regole il modo di costruirsi il proprio abito. Chiederemo, per accedere a questo percorso, di rispettare inizialmente almeno la metà degli indirizzi”, che spaziano dagli aspetti della biodiversità alla sostenibilità declinata in senso ambientale, sociale e culturale. “Abbiamo atteso fino ad oggi ad affrontare, come Consorzio, il tema cosi attuale della sostenibilità, per potergli dare una caratterizzazione – ha sottolineato Giovanni Manetti, presidente del Consorzio -, un’identità specifica che fosse in grado di evidenziare ed esaltare i caratteri distintivi della nostra denominazione e del suo territorio di produzione. Un manifesto che siamo certi i nostri viticoltori accoglieranno e renderanno vivo e attivo”. Temi al centro di un convegno oggi in Palazzo Vecchio a Firenze, dal titolo “Sostenibilità e identità territoriale”, alla presenza del ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida e gli interventi di rappresentanti di alcune fra le più illustri denominazioni e grandi vini del mondo: Champagne, Borgogna, Porto e Douro, Oregon e Barolo. Al percorso storico del Chianti classico è invece dedicato il libro “Sulle tracce del Gallo Nero” (Giunti editore), scritto da Daniele Cernilli con la collaborazione di Paolo De Cristofaro.