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Chiarot: “Maggio M.le è in equilibrio economico”

Il sovraintendetne: “Il teatro del Maggio è in equilibrio economico”. Nardella, presidente della fondazione: “c’è via libera al piano di risanamento da parte del ministero dei Beni e le attività culturali”.

“Il teatro del Maggio è in equilibrio economico. Ora abbiamo bisogno di una ripatrimonializzazione della fondazione, per far fronte non alla spesa corrente, che è sotto controllo, ma al pagamento dei debiti pregressi: come fabbisogno servono 6 milioni di euro, da mettere non a conto economico bensì in conto capitale”. Lo ha detto oggi il sovrintendente dell’ente lirico Cristiano Chiarot. C’è necessità di mettere in sicurezza il patrimonio”.
Il sovrintendente ha aggiunto di star discutendo della “ricapitalizzazione con Comune e Regione; in quest’ottica Palazzo Vecchio ci assegnerà un immobile dismesso collocato in collina, dal quale contiamo di ricavare circa 2,5-3 milioni di euro”. Per Chiarot, “un poco alla volta, pagando le rate del prestito del ministero, cerchiamo di ridurre questa mole di debito che comunque c’è. Intanto 2017 e per il 2018 siamo riusciti a mettere in equilibrio i conti senza poste straordinarie, e questo è importante”.
“C’è un nuovo corso del Maggio musicale oggi presenta un festival concentrato, senza interruzioni, inedito e con gran gioco di squadra, una sinfonia delle istituzioni culturali fiorentine. E la fase di risanamento dell’ente lirico è stabilmente incardinata”. Lo ha detto oggi il sindaco di Firenze, e presidente della fondazione che presiede alle attività del teatro, Dario Nardella. “Il Maggio torna ad essere un cuore pulsante che irradia di energia tutta la città e il territorio regionale – ha aggiunto -. Il Maggio sta ritrovando il suo pubblico e sta anche conquistando pubblico nuovo: questo è il dato più positivo, che ci fa essere molto ottimisti”.
Quanto al percorso di recupero e rilancio economico del teatro, il sindaco ha spiegato di attendere “il via libera all’ultima versione del piano di risanamento da parte del ministero dei Beni e le attività culturali. Siamo ottimisti anche su questo fronte – ha detto ancora – e questo grazie ad un attento controllo dei conti da parte del sovrintendente e della direzione e anche al contributo che dall’anno scorso arriva dalla Città metropolitana, 1,5 milioni in più, che si aggiungono ai contributi pubblici già in essere”.
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