Vincenzo Ferrigno, pubblico ministero di Firenze, è stato accusato di abuso d’ufficio, mentre è caduta la prima accusa di corruzione. I fatti risalgono al 2015.
La procura di Genova ha chiesto il rinvio a giudizio per Vincenzo Ferrigno, il pubblico ministero di Firenze che aveva chiesto gli arresti domiciliari per l’ex marito della sua nuova compagna. Il procuratore aggiunto Vittorio Ranieri Miniati e il sostituto Cristina Camaiori lo accusano di abuso d’ufficio mentre è caduta la prima accusa di corruzione. Il giudice era stato indagato dopo l’esposto di un medico, ex marito della donna con cui Ferrigno aveva intrapreso una relazione, e per il quale aveva chiesto gli arresti domiciliari. La vicenda risale al 2015.
La dottoressa aveva denunciato il marito di averla minacciata di morte dopo una violenta lite. Il fascicolo venne assegnato a Ferrigno che pero’ all’inizio non ritenne che vi fossero elementi per sostenere l’accusa. Il medico controquerelò la moglie. Il pm chiese l’archiviazione una prima e una seconda volta: richiesta che venne respinta dal gip che ordinò nuovi accertamenti. E’ allora che Ferrigno conobbe la donna, quando cioè convocò i due per sentirli. Secondo l’accusa dell’ex marito, pero’, da quel momento il pm e la ex moglie intrapresero una relazione e poco dopo il magistrato chiese gli arresti domiciliari per il medico. Nel frattempo il fascicolo per maltrattamenti venne trasferito a un altro pm che chiese e ottenne il rinvio a giudizio del medico mentre gli atti relativi all’esposto vennero trasmessi a Genova, competente per le indagini sui colleghi toscani.