Si chiama “Ci sarà una volta” ed è un progetto ideato da tre giovani fiorentini che con gli strumenti digitali e social stanno portando avanti un percorso di ascolto ed elaborazione di proposte ripartenza e rilancio di Firenze, soprattutto a livello culturale ed artigianale. Intervista a cura di Chiara Brilli
Sono partiti da un video sulle piattaforme social degli ideatori e che ha come obiettivo quello di coinvolgere varie categorie, quelle più colpite dalla crisi, artigiani, operatori culturali, ristoratori, “per lanciare un messaggio di speranza e ripartenza” cercando di intercettare soprattutto la fascia under 30.
Sono tre, giovani, amici e molto convinti: Edoardo de Biasi, 19 anni studente del Progeas, Leonardo Margarito (ASCOLTA L’INTERVISTA), 18 anni studente di Giurisprudenza e Samuele Lastrucci giovane direttore ventisettenne del Museo dei Medici.
I tre ragazzi hanno lavorato a questo progetto per raccontare le storie e le difficoltà della crisi derivante dalla gestione Covid ma soprattutto formulare una piattaforma di proposte ed iniziative di rilancio.
“L’obiettivo di questa pubblicazione assume una duplice valenza: da un lato promuovere un messaggio di rilancio culturale che vada a ricostruire programmaticamente il futuro di questo imprescindibile settore; dall’altro, invece, permettere alle nuove generazioni di conoscere ed essere protagonisti nel mondo della cultura, attraverso interessanti iniziative ed eventi. A tal proposito abbiamo deciso che tanto nella fase preliminare quanto in quella realizzativa fossero coinvolti esclusivamente volti under 30, proprio a dimostrazione del fine che vogliamo perseguire. In un momento storico particolarmente critico e precario della nostra vita, è nostro dovere sensibilizzare ad una prospettiva futura più prospera e proficua per la (ri)partenza; il nostro prodotto dovrà essere sia un punto di riferimento per tante persone che vogliono – pacificamente e costruttivamente – tirare fuori la loro voce, sia lanciare un messaggio forte e impattante a chi prenderà le scelte per il nostro futuro.
Noi vogliamo essere parte di questa scelta, non ignari spettatori passivi di questo spettacolo. Ringrazio di cuore – già da ora – tutte/i coloro che stanno cooperando con noi e che ci offrono volontariamente il loro importante ausilio per realizzare questa iniziativa.
Si sono frapposti, e probabilmente si frapporranno, numerosi ostacoli di vario rango: dal contesto pandemico, quindi di ordine naturale, a chi vorrebbe distruggere spregiudicatamente – senza alcun motivo – il nostro operato; noi in risposta a ciò facciamo nostre la parole di Lorenzo de’ Medici, che in un celebre passaggio disse: “l’ostacolo non ferma il cammino, nel cuore di ognuno alberga il Magnifico”.