Sono 3 gli infermieri e 2 i medici che stanno ricevendo da parte del gip di Livorno accuse di corruzione, falsità di atti, false attestazioni o certificazioni e truffa aggravata ai danni di enti pubblici.
Cinque misure cautelari sono state applicate nei confronti di tre infermieri e due medici della Sanità marittima di Livorno, un organo sanitario dell’Ufficio di assistenza sanitaria al personale navigante, marittimo e di frontiera (Usmaf). Queste misure sono state poste dal gip di Livorno nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla polizia e coordinata dalla procura livornese su presunti falsi certificati rilasciati a marittimi e anche per assenteismo.
Corruzione, falsità in atti e false attestazioni o certificazioni, e truffa aggravata ai danni di enti pubblici i reati contestati a vario titolo. In particolare un infermiere è finito agli arresti domiciliari ed è stato interdetto dal lavoro per 12 mesi. Per gli altri due colleghi e per i due medici è invece disposto l’obbligo di firma, oltre che la sospensione per sei mesi dell’attività professionale dei medici. L’indagine è partita l’estate scorsa e ne risulterebbero coinvolti anche altri operatori sanitari, oltre che numerosi marittimi.