L’ex campione di ciclismo Mario Cipollini è comparso ieri pomeriggio in tribunale a Lucca nell’udienza del processo che lo vede imputato per lesioni personali e minacce alle ex moglie Sabrina Landucci.
Il giudice Felicia Barbieri gli ha contestato i vari episodi emersi durante il procedimento, di cui hanno riferito l’ex moglie e il fratello e l’attuale compagno della donna, ovvero l’ex portiere Marco Landucci e l’ex calciatore Silvio Giusti.
Mario Cipolllini ha sostanzialmente respinto gli addebiti, negando di aver mai usato violenza alla donna e di averle puntato contro una pistola. “Ho raccontato la mia verità – ha detto all’uscita dall’aula l’ex campione del mondo – e ora ci rimettiamo ai giudici e alla
giustizia”.
“Questa indagine è anomala. Ricordiamo infatti che era stata inizialmente archiviata dal titolare dell’inchiesta. Poi Cipollini è stato ripescato per non si sa quale stratagemma processuale”. Così Giuseppe Napoleone, uno dei due legali, assieme a Massimo Martini, di Mario Cipollini. Le parole sono riportate dall’agenzia Lapresse.
“Cipollini – ha aggiunto l’avvocato Napoleone – voleva immediatamente dare la sua versione dei fatti. Abbiamo ritenuto più serio e corretto che l’unica e sola versione dei fatti fosse data davanti al magistrato, per rispetto del tribunale e senza alcuna ingerenza dei media e di processi mediatici. Ecco perché oggi afferma di essersi tolto un peso: avrebbe voluto farlo prima. Noi citeremo i nostri testi e inizieremo il primo giro di boa di testimonianze. Credo ci vorranno almeno 3-4 udienze per arrivare a sentenza. I `non ricordo´ di Cipollini durante l’udienza? Normale se si chiedono le esatte parole pronunciate anni fa”.
La prossima udienza del processo è stata fissata per il prossimo 14 luglio alle 12.