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Cipollini: stalking e maltrattamenti ex moglie, rinviato a giudizio

Cipollini

L’ex campione del mondo di ciclismo Mario Cipollini, è stato rinviato a giudizio dal tribunale di Lucca con le accuse di maltrattamenti e stalking nei confronti della ex moglie. Udienza 28 giugno. A luglio un altro processo dopo la denuncia della sorella.

L’ex campione del mondo di ciclismo Mario Cipollini, 52 anni, che nel 2002 a Zolder alzò le braccia al cielo facendo felici i tifosi italiani, è stato rinviato a giudizio dal tribunale di Lucca. I reati a lui contestati sono quelli di maltrattamenti e stalking nei confronti della ex moglie. La prima udienza del processo, che si terrà a Lucca, è stata fissata per il 28 giugno.
Tutto era cominciato due anni fa, nel gennaio 2017, dopo la denuncia dell’ex moglie, Sabrina Landucci, sorella del vice allenatore della Juventus ed ex portiere della Fiorentina e della Lucchese, Marco Landucci. In particolare, la donna, aveva denunciato ‘super Mario’ accusandolo di averla aggredita, verbalmente e fisicamente. Tutto sarebbe avvenuto in una palestra di Lucca, dove Cipollini, davanti ad alcuni testimoni, avrebbe afferrato per il collo l’ex compagna e le avrebbe sbattuto la testa contro un muro. La donna era poi andata in ospedale dove aveva ricevuto una prognosi di sette giorni. E minacce sarebbero state rivolte anche al nuovo compagno della Landucci, l’ex calciatore di Chievo, Siena e Lucchese Silvio Giusti.
Il primo pubblico ministero che si era occupato della vicenda, dopo l’esposto, aveva chiesto l’archiviazione del caso ma gli avvocati della donna si erano opposti e il nuovo pm, Sara Polino, aveva invece chiesto il processo per l’ex velocista. Richiesta oggi accolta dal gup. Tra l’altro si tratta del secondo rinvio a giudizio per Cipollini nel giro di pochi mesi. Nel dicembre scorso per l’ex campione era stato deciso il processo, con l’accusa di lesioni e minacce, questa volta nei confronti della sorella, Tiziana Cipollini. Re Leone dovrà comparire in aula per questo processo, e difendersi dalle accuse della sorella, nel mese di luglio. Secondo gli inquirenti, l’avrebbe afferrata per i polsi con forza e poi l’avrebbe stretta al torace. In quel frangente l’avrebbe anche minacciato lei e altri componenti della famiglia.
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