Lun 23 Dic 2024
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Città 30, Europa Verde: prima puntare su TPL, sharing e piste ciclabili.

“Bisogna partire dall’inizio non dalla fine. Il limite dei 30 orari va benissimo, ma senza un’idea complessiva di mobilità sostenibile e di urbanistica integrata (la città dei 15 min), rischia di essere solo fumo negli occhi” dice Egidio Raimondi, portavoce Europa Verde Firenze.

“Il limite non basta: è vero che ormai c’è in tante città del mondo e d’Europa ma lì si sono create le condizioni con politiche idonee messe in campo da anni se non da secoli. Parigi ha addirittura pedonalizzato larghe zone ma ha 14 linee della metro urbano  e 5 linee interregionali, molte persone non hanno nemmeno l’auto privata perché non serve e diventa solo un onere“. Lo afferma Egidio Raimondi, portavoce Europa Verde Firenze.
“Il dibattito sull’introduzione, come a Bologna, del limite dei 30 orari in città, ha qualcosa di surreale -aggiunge-  e, se non usciamo dalle frasi fatte rischia di diventare l’ennesima occasione persa per Firenze. Prima va ripensato  tutto il sistema dell’urbanistica e della mobilità, altrimenti è inutile” 

“Insomma”, continua il portavoce di Europa Verde  “andare a 30 va bene se prima si crea un tpl efficiente, una rete di piste ciclabili sicura e capillare, infrastrutture per le biciclette come a Stoccolma o Copenhagen, una allocazione dei servizi e delle funzioni che ti permette di raggiungerli anche a piedi o con mobilità dolce e intermodale”.”

“Bisogna partire dall’inizio non dalla fine. Il limite dei 30 orari va benissimo, ma senza un’idea complessiva di mobilità sostenibile e di urbanistica integrata (la città dei 15 min), rischia di essere solo fumo negli occhi”. conclude Raimondi.