Dmitrij Palagi e Antonella Bundu (Sinistra Progetto Comune): “Una risposta importante nel giorno in cui si sono confermati ulteriori 45 giorni di detenzione per Patrick George Zaki”
“Il Consiglio comunale di Firenze si conferma attento alla solidarietà e alla tutela dei diritti umani.
Il nostro gruppo consiliare – spiegano Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – è riuscito a ottenere un voto tempestivo da parte di Palazzo Vecchio, grazie anche alla Commissione 7 che velocemente ha saputo dare parere favorevole, con la sottoscrizione dell’atto da parte di alcuni esponenti della maggioranza.
Da poche ore è arrivata la notizia dell’ennesima proroga della detenzione di Patrick George Zaki, ingiustamente arrestato e per il quale non è ancora sufficiente la mobilitazione internazionale che si rinnova di giorno in giorno.
Ora anche il nostro Comune – proseguono i consiglieri di Sinistra Progetto Comune – si aggiunge alle realtà che hanno stabilito di dare la cittadinanza onoraria al giovane ricercatore, da oltre un anno privato della sua libertà senza giusta causa.
La politica non può essere subalterna ai grandi interessi economici. Le istituzioni continuino ad agire per ottenere la libertà per Zaki. Una lotta necessaria, come quella per la verità e la giustizia per Giulio Regeni, che il nostro gruppo porta avanti anche in tutti i quartieri.
Dopo aver ottenuto l’esposizione degli striscioni, oggi salutiamo il sostegno, all’unanimità, del Consiglio alla richiesta di cittadinanza onoraria. Ringraziamo tutte le forze consiliari – concludono i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – per aver permesso di procedere in questa direzione, adesso la Giunta dia una risposta altrettanto tempestiva”.
Ieri Patrick Zaki ha ricevuto in carcere la visita di sua madre. Lo hanno riferito gli attivisti che curano la pagina Facebook ‘Patrick Libero’, ribadendo che le autorità hanno disposto per lo studente egiziano il rinnovo della custodia cautelare di altri 45 giorni. Alla madre, si legge in un post, Zaki ha subito chiesto delle condizioni di salute di suo padre, da giorni ricoverato in ospedale. Durante la visita Zaki ha denunciato che “nessuno lo informa sull’esito delle sue udienze”. Nel corso dell’incontro con la madre, spiegano gli attivisti, “ha voluto che inviassimo la sua più profonda gratitudine a tutti i suoi sostenitori. È stato particolarmente colpito dall’iniziativa degli studenti che gli hanno scritto decine di lettere e ha chiesto a sua madre di stampargliene alcune e di portargliele la prossima visita”. “Alla fine della visita, Patrick, che era visibilmente ansioso, ha forzato un sorriso e ha detto che non bisogna perdere la speranza e che bisogna cercare di rimanere ottimisti anche se la cosa si fa sempre più dura. Questo è il nostro Patrick, che cerca sempre di essere positivo e forte con tutti quelli che lo circondano”, concludono gli attivisti, rinnovando la loro richiesta di rilascio “immediato e incondizionato”.