Firenze, durante l’incontro organizzato da CNA Firenze tra una delegazione di imprenditori della Città metropolitana di Firenze, l’assessora all’Ambiente della Regione Toscana Monia Monni, collegata da remoto, e Nicola Ciolini, presidente di Alia si è discusso della gestione dei rifiuti e della Multiutility.
In tema di rifiuti le imprese hanno chiesto certezze: “C’è bisogno di un Piano dei rifiuti definito e definitivo, una volta per tutte adeguato alle esigenze della nostra regione. Ad oggi, invece, possiamo contare solo su qualche annuncio e qualche indiscrezione sulla probabile futura realizzazione di biodigestori, che però, trattando i rifiuti organici, danno risposta solo ad una parte del problema. E con gli altri? Vogliamo continuare ad esportare a caro prezzo l’indifferenziato?”, ha esordito Giacomo Cioni, presidente di CNA Firenze metropolitana.
“Al di là della tipologia d’impianto verso cui mirare, chiediamo inoltre che le politiche che si intendano adottare ci vengano illustrate. Imperativo è infine che si adotti un nuovo paradigma che conduca, finalmente, ad una riduzione dei costi del servizio di smaltimento sempre promessa e mai attuata”, ha proseguito Cioni. Inoltre, il CNA è tornata a chiedere di valutare l’opportunità della termovalorizzazione.
L’assessora Monni, si spiega nella nota, ha confermato che le progettualità della Regione guardano “all’economia circolare, terreno che intendiamo occupare con impianti di riciclo e impianti di recupero”. Quanto all’impiego dei termovalorizzatori ha specificato che “laddove esistenti siano mantenuti e migliorati” optando però in futuro per “tecnologie più evolute e sostenibili che non rimangano vittime della carbon tax”. Ha infine chiesto un maggior sostegno da parte del sistema imprenditoriale ai progetti di nuovi impianti in programma, spesso oggetto dell’opposizione di alcuni gruppi della società civile, specificando che si tratta di “una partita che si vince o perde tutti insieme” mentre spesso “i sindaci sono lasciati soli”. Per Cioni: “La Multiutility è una scelta doverosa, che adottiamo però con forte ritardo”.