Dom 22 Dic 2024
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ToscanaAccoglienzaCodacons, a Firenze è boom di rincari per gli alberghi

Codacons, a Firenze è boom di rincari per gli alberghi

Caro-alberghi da record a Firenze. Secondo i dati del Codacons, il capoluogo toscano è la città dove il prezzo medio di una camera di albergo è cresciuta maggiormente.

Non si arresta infatti l’ondata dei rincari nel settore del turismo, con prezzi e tariffe che continuano a salire a ritmo vertiginoso rendendo sempre più costoso organizzare le vacanze estive. Per quanto riguarda gli alloggi, le tariffe salgono in media del 13,6% su base annua, con forti differenze sul territorio. Lo studio del Codacons attesta infatti come siano le città d’arte e le località balneari quelle che fanno segnare veri e propri rincari record. In testa alla classifica del caro-alberghi si piazza Firenze, dove i listini di hotel, B&B, e strutture ricettive in genere salgono del +53% rispetto allo scorso anno.

Al secondo posto Palermo (+35,9%), al terzo Milano (+27,7%). Seguono Olbia con +27,2%, Venezia (+25,5%), Roma (+20,9%) e la provincia di Ravenna (+20%). Oltre al caro alberghi c’è anche il trasporto ferroviario che rincara del 3,8% mentre benzina e gasolio hanno ripreso la corsa al rialzo. Sul fronte dei pacchetti vacanza, il rincaro medio è del +19,2%, ma si spende di più anche per mangiare in bar e ristoranti, con il comparto della ristorazione che ha applicato aumenti medi del +6,7%.

Accanto al caro alberghi si passa poi ai beni alimentari tipici del periodo estivo: i gelati rincarano infatti del 21,8%, gli aperitivi alcolici del +10%, la birra del +13,9%, mentre per una bevanda gassata si spende in media il 20,7% in più rispetto allo scorso anno, +16,7% i succhi di frutta. Una cena in casa a base di pesce in un qualsiasi ristorante costa mediamente l’8,2% in più, con punte del +15,6% se si ricorre al pesce surgelato. Non si salva dai rincari nemmeno l’insalata, i cui prezzi salgono del 10,9%, e se si vogliono aggiungere i pomodori, la spesa rispetto allo scorso anno aumenta addirittura del 18,2% – conclude il Codacons.