“Voglio affrontare le cose con grande rispetto verso l’Arma dei carabinieri, perché quello che l’Arma dei carabinieri fa lo fa al servizio del Paese!” ha detto Giani parlando della nuova base che dovrebbe sorgere nell’area del parco di San Rossore
“Io ho già richiesto che ci vengano forniti i progetti, di cui io allo stato attuale non sono a conoscenza, ma che dovranno essere approfonditi perché gli interventi in questo paese, soprattutto nella delicatezza di quello di cui si parla, di un’area protetta, devono essere ben considerati”. Lo ha detto Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, a proposito del progetto per la realizzazione di una nuova base militare dei carabinieri a Coltano (Pisa), nel territorio del Parco di San Rossore, Migliarino e Massaciuccoli. ”
Voglio affrontare le cose con grande rispetto verso l’Arma dei carabinieri, perché quello che l’Arma dei carabinieri fa lo fa al servizio del Paese – ha aggiunto, a margine della presentazione di dieci progetti di riqualificazione urbana -, quindi sono convinto che l’approfondimento, e anche l’eventuale rimessa in discussione, dei progetti che sono stati formulati per la base, avverrà in modo concordato, con un approfondimento che troverà sicuramente le autorità dell’Arma a disposizione delle popolazioni attraverso le loro istanze territoriali”.
Secondo il comando provinciale dei carabinieri di Pisa “la base militare che ospiterà a Coltano, nel territorio del Parco naturale di San Rossore a Pisa, i carabinieri antiterrorismo del Gis, il Primo reggimento paracadutisti Tuscania e il centro cinofili avrà un basso impatto ambientale”. I Carabinieri precisano che “l’area avrà un’estensione complessiva di 72,9 ettari, ma 28 saranno mantenuti a superficie verde e le edificazioni della base ne copriranno solo 5 (lo 0,02% del parco)”.
L’area dove non saranno eseguite nuove costruzioni, prosegue l’Arma, sarà “valorizzata con un’estesa piantumazione di vegetazione autoctona per incrementare l’assorbimento di anidride carbonica e ben 40 ettari saranno adibiti a viabilità e servizi, con idonee opere di regimazione e di vegetazione: i criteri di progettazione perseguono un bassissimo impatto ambientale e paesaggistico, tutti gli edifici avranno un’altezza massima di tre piani e garantiranno emissioni pressoché nulle grazie al ricorso a sistemi di riscaldamento e condizionamento con impianti fotovoltaici e solare termico”.
Il sedime interessato dal progetto della base “è in parte già costruito e per il resto è classificato zona agricola di recupero ambientale”. Per valorizzare il territorio sotto il profilo della sicurezza ambientale e della salvaguardia della biodiversità, nella nuova base ci sarà anche “un distaccamento carabinieri per la biodiversità e sarà trasferita la stazione dei carabinieri forestali di Pisa, dotata di unità a cavallo per la vigilanza sul parco”. Infine, “presso la base lavoreranno quotidianamente diverse centinaia di carabinieri, dei quali molti vi risiederanno con le loro famiglie e che presso quella base, saranno ospitati corsi e delegazioni, producendo un flusso costante di visitatori presso le strutture ricettive locali, con i conseguenti benefici sull’indotto economico della periferia pisana”. Asilo nido e impianti sportivi della base saranno messi “a disposizione anche della collettività”.