Per i Comitati i crinali del Mugello sono inidonei per impianto eolico. ’12 pale eoliche a Firenzuola è proposta di progetto scellerato’
E’ quanto sostenuto da associazioni e i comitati impegnati per la tutela dell’ambiente che, nei giorni scorsi, hanno incontrato l’assessore regionale all’ambiente Monia Monni. In una nota firmata, tra gli altri, da Italia Nostra, Comitato per la tutela del Crinale mugellano, Crinali liberi, Movimento per la terra e la Comunità umana, No eolico industriale Firenzuola, si spiega che”I crinali del Monte Giogo di Villore Corella, ai confini del Parco nazionale Foreste casentinesi, sono l’emblema di zona inidonea per installazione di un impianto industriale eolico” perché “la zona buffer del Parco nazionale presenta tutte le caratteristiche di area da tutelare e da estendere ad area protetta in quanto zona espansiva di fauna, avifauna e flora”.
“Oltre all’alta concentrazione di biodiversità certificata -proseguono i comitati- la compromissione della sentieristica interessata da turismo lento ed escursionistico, la mancanza di infrastrutture per accedere ai siti di posizionamento delle mega pale di 170 metri, la presenza di foreste con alberi vetusti e di crinali boscati, il territorio instabile, fragile e franoso, a rischio sismico, l’enorme consumo di suolo richiesto dal progetto, rappresentano proprio le caratteristiche di zona inidonea alla realizzazione di impianti industriali eolici”.
I comitati hanno anche ricordato “la proposta di progetto scellerato a Firenzuola di 12 pale eoliche alte oltre 230 metri, che oltre a distruggere una miniera di biodiversità, distruggerebbero quella flora stessa che oggi contribuisce alla diminuzione della temperatura, all’assorbimento della Co2, alla tenuta del terreno contro il dissesto idrogeologico, sempre più frequente, viste le frequenti piogge torrenziali legate ai cambiamenti climatici”.