Mar 5 Nov 2024
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Comitati No aeroporto: presidio giovedì dalle 16 alle 19 su ponte di Signa

“Rivolgiamo un appello a chi si è sempre detto contrario ad aeroporto e inceneritore” nella piana di Firenze, “come il ministro Toninelli ed il M5s, a mantenere coerenza, rispetto agli impegni presi, nell’ambito della Conferenza dei servizi del 29 gennaio”. Lo chiedono i comitati, realtà No Tav, No aeroporto e No inceneritore, della Piana fiorentina.

Un presidio, giovedì 24 gennaio dalle 16 alle 19, sul ponte di Signa (Firenze) per protestare contro lo spostamento sul territorio signese del lago di Peretola, opera necessaria per la realizzazione del nuovo aeroporto di Peretola, che secondo gli oppositori renderà impossibile la realizzazione della Bretellina Signa-Lastra a Signa. Lo ha detto stamani Giuseppe Giordano, del Comitato Nuovo ponte per la Piana di Signa, intervenendo alla conferenza stampa dei comitati ‘no aeroporto’.

“Il laghetto è previsto proprio dove doveva passare la bretellina – ha spiegato Giordano -, un’infrastruttura attesa da anni per ridurre il traffico della zona. Non possiamo accettarlo e non possiamo più aspettare. Siamo prigionieri del traffico”.

Per Sandro Targetti del presidio No inceneritore – No aeroporto, è risultata “sbagliata” l’idea del sindaco di Signa Alberto Cristianini, di “accogliere sul territorio il laghetto di Peretola e far passare la bretella tra il lago e l’abitato di San Mauro a Signa. Ipotesi che non è praticabile perché manca lo spazio”.

“Il sindaco di Signa – ha concluso Targetti – dovrebbe andare alla conferenza dei servizi dell’aeroporto ed esprimere voto contrario, mantenendo la posizione critica che aveva già espresso verso il progetto del nuovo aeroporto”.

Per i comitati, sottolinea una nota, occorre che “i soggetti istituzionali e sociali della Piana siano coinvolti con piena capacità decisionale nella Conferenza dei servizi e più in generale nel dibattito pubblico. Occorre respingere altresì con decisione il tentativo di Qthermo di usare il masterPlan dell’aeroporto per aggirare la sentenza del Consiglio di Stato e ottenere una nuova autorizzazione a costruire l’inceneritore”.

“La ripresa dell’iniziativa diretta dei comitati e degli abitanti – osservano ancora – rappresenta la principale garanzia di fronte al tentativo di Rossi, Nardella, Confindustria, Confcommercio, albergatori… di far crescere un ‘movimento corporativo’ trainato da potenti interessi economici, a sostegno dell’aeroporto e delle grandi opere inutili e dannose, come avvenuto a Torino”. “Invitiamo i sindaci contrari o comunque critici verso questi progetti – concludono i comitati – a far sentire la propria voce e mobilitare le popolazioni, senza cadere nella trappola delle ‘compensazioni.'”

 

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