Un confronto con i parlamentari toscani per fare il punto sui problemi di commercio e artigianato e chiedere una mano al nuovo governo. Le principali associazioni di categoria, da Cna a Confesercenti, passando per Confcommercio e Confartigianato, si sono ritrovate questa mattina all’auditorium al Duomo per fare il punto della situazione su problemi come caro bollette, caro carburanti e costi delle materie prime.
L’obiettivo è lanciare un appello al nuovo esecutivo per intervenire quanto prima con aiuti sostanziali e significativi per commercio e artigianato. “La situazione – dice Luca Giusti, presidente di Confartigianato Toscana – è sotto gli occhi di tutti ed è drammatica per molti aspetti, a partire dal caro energia che mette a rischio l’esistenza stessa delle imprese. Non c’è pace sociale senza un tessuto imprenditoriale in grado di sostenere i propri addetti. Chiederemo ai parlametari di farsi portavoce delle nostre istanze presso il Governo”.
“Stiamo parlando – prosegue – di 500mila imprese con 1,3 milioni di addetti. Duecentomila di queste sono a rischio. Vanno trovate delle soluzioni per tornare ad essere competitivi nel prodotto, per reggere il confronto con gli altri paesi europei dove il costo dell’energia è di circa un quinto. Non è più sostenibile soltanto dalle imprese”.
La pensa così anche Luca Tonini, presidente di Cna Toscana, associazione di categoria del mondo degli artigiani. “Se l’unione fa la forza oggi siamo qui per cercare finalmente di farsi capire dalla politica nazionale e regionale. Spero che i politici recepiscano il messaggio che stiamo mandando: ad oggi non ce la facciamo più. Siamo pronti a dialogare con la politica nazionale e regionale, ma non possiamo più accettare di far morire le nostre aziende”
Presente anche il presidente toscano di Confcommercio, Aldo Cursano. “Non possiamo continuamente vivere in crisi, perché il problema delle piccole e piccolissime imprese è la sostenibilità. I rincari ci hanno trovati vulnerabili, ma il problema non è nostro. Qui si parla della tenuta del sistema del commercio, ma se quelli come noi alzano bandiera bianca ha perso il paese”.
Un commento anche da Nico Gronchi, Confesercenti, su problemi di negozianti e artigiani. “Il decreto aiuti non è sufficiente perché abbiamo alle spalle tre anni durissimi. Il 2022 aveva avuto un rimbalzo potentissimo, specialmente grazie al turismo e agli incentivi. Ma questo – dice – sta volgendo verso una situazione negativa. I consumi stanno soffrendo e per questo le imprese sono in crisi. I sostegni dovranno andare oltre il breve termine, la situazione ci sta sfuggendo di mano”.