Bruxelles, i progetti sullo stadio di Firenze su quello di Venezia “non erano parte del piano di Recovery iniziale” dell’Italia. Lo ha sottolineato una portavoce della Commissione Europea interpellata al riguardo nel corso del briefing quotidiano con la stampa sulle notizie relative alle difficoltĂ sui due progetti nella valutazione in corso a Bruxelles sul via libera della terza tranche del Pnrr all’Italia.
“Durante il periodo in cui stiamo valutando le richieste di pagamento non forniremo alcun commento sulle misure specifiche”, ha precisato. Nel Pnrr inizialmente concordato tra la Commissione Europea e l’Italia, ha comunque spiegato, figurano tra le “tappe fondamentali i cosiddetti piani integrati urbani” e “la terza richiesta di pagamento include una pietra miliare relativa all’adozione di piani di investimento riguardanti progetti di rigenerazione urbana da parte delle cittĂ metropolitane”.
I progetti “devono rispettare i criteri che abbiamo concordato nel piano, che è stato convalidato dagli Stati membri nella decisione di attuazione del Consiglio” e “devono essere localizzati in grandi aree urbane degradate” e “rispettare l’obiettivo sociale della misura. Questo è esattamente ciò che stiamo valutando al momento”.
“L’Italia sta finanziando e ristrutturando lo stadio di Firenze con risorse nazionali, e forse anche da qui viene la confusione”, ha segnalato quindi. “Come parte del suo piano, l’Italia ha adottato una serie di piani di investimento, tra cui quello per Firenze, e include anche una proposta di intervento relativa allo stadio, fondamentalmente per integrare le risorse nazionali e attualmente stiamo esaminando tutti questi piani di investimento perchĂ© sono collegati alla terza richiesta di pagamento”.