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Commisso con sindaco Campi Bisenzio per nuovo stadio

Commisso

(Foto di repertorio)

Col sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi “abbiamo avuto un incontro molto positivo. Dal primo giorno ho detto che bisogna fare le cose in maniera giusta. Ho fatto l’esempio di come si fanno le cose in America”. Lo ha detto il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, che questa mattina ha incontrato il sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi in lungarno Cellini, dove ha sede lo studio di architettura Archea.

Con il sindaco Fossi “c’è la possibilità che in tempi giusti e con costi ragionevoli si possa fare qualcosa di ragionevole”, aggiunge Commisso, anche perché “Campi Bisenzio non si può dire che sia l’opzione principale perché magari qualche altro sindaco mi dirà di andare nel suo comune. Campi è una possibilità e ringrazio il sindaco che è stato molto determinato fin dal primo giorno a parlarmi della possibilità di costruire lo stadio” in quell’area.

L’ipotesi che il nuovo stadio della Fiorentina possa essere fatto a Campi Bisenzio, ha detto il sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi, “è una situazione che è già aperta da un po’ di tempo. Oggi abbiamo fatto un ulteriore approfondimento che abbiamo reputato positivo. Stiamo continuando a parlare, a confrontarci, quindi il percorso va avanti. Noi ad oggi siamo soddisfatti”.

“Abbiamo parlato di tante cose – ha aggiunto Fossi – Siamo entrati anche nelle questioni legate ai collegamenti, della viabilità e delle infrastrutture, di quello che potrebbe fare in una ipotetica soluzione del genere la Fiorentina, il Comune di Campi Bisenzio e gli altri enti. Abbiamo individuato gli elementi di criticità e le possibili soluzioni, quindi anche da questo punto di vista è stato un incontro interlocutorio ma sicuramente positivo. Seguiranno altri approfondimenti”.

Sull’avviso del Comune di Firenze per la cessione di parte dell’area Mercafir, in previsione della eventuale costruzione in quel sito del nuovo stadio della Fiorentina, “noi non partecipiamo al bando come è stato fatto. La nostra partecipazione è condizionata, vogliamo dire ‘Questo lo accettiamo, questo non lo accettiamo’. Ho detto che abbiamo bisogno di opzioni per fare quello che è il meglio per la Fiorentina”. Ha aggiunto il patron Viola.

“Non mi aspetto – ha ribadito ancora Commisso – che qui in Italia le cose si facciano come in America ma allo stesso tempo voglio che si capisca che se io sono importante per Firenze, Firenze mi deve aiutare a fare le cose a prezzi giusti. Io sono stato disturbato ad aver visto certi costi che non pensavo ci fossero”.

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