”La Fiorentina non parteciperà al bando pubblico per l’area Mercafir che scadrà il prossimo 7 aprile”. Ad annunciarlo il presidente Rocco Commisso con una lunga lettera diffusa dal canale ufficiale Violachannel.
”Dopo un’attenta valutazione delle particolari condizioni finanziarie e contrattuali della gara pubblica d’appalto per la Mercafir, resi pubblici a febbraio, nonché dei rischi inerenti la Fiorentina – prosegue il patron viola – ritiene che nessuna delle tre condizioni da me a suo tempo richieste, tempi rapidi, costi ragionevoli e controllo totale del progetto di costruzione e gestione dello stadio dopo il suo completamento, sia stata soddisfatta”.
”Per poter affermarsi e competere ai massimi livelli – prosegue Commisso nella lettera diffusa dai canali ufficiali viola – la Fiorentina necessita di un complesso con un nuovo stadio per venire incontro alla tifoseria e aumentare le fonti di ricavo, di cui il nostro Club ha disperatamente bisogno per poter crescere sia in Italia sia in Europa”. Il magnate italo americano ribadisce la possibilità di ristrutturare il Franchi anche se finora la richiesta di abbattere le curve per ricostruirle più vicine al terreno di gioco si è scontrata con il veto della Soprintendenza in quanto l’impianto costruito da Nervi è ritenuto ‘bene culturale vincolato’. Commisso rimarca le sue richieste: ”Considerate le radici fiorentine del club e il fatto che un impianto ristrutturato o completamente nuovo porterebbe alla creazione di posti di lavoro e alla nascita di nuove attività economiche desidero fortemente che il nostro stadio sia situato all’interno della città di Firenze, o almeno all’interno dell’area metropolitana fiorentina.
Sebbene apprezziamo fortemente gli sforzi profusi dal sindaco Dario Nardella riguardo al progetto Mercafir, per il raggiungimento dei nostri obiettivi a breve termine necessitiamo che le istituzioni si dimostrino più collaborative e flessibili, ci forniscano ulteriori opzioni e siano in grado di prendere decisioni molto più rapidamente di quanto non sia stato fatto sino ad oggi”. Infine il patron viola lancia un appello: ”Invitiamo tutti i leader e le istituzioni politiche, normative e sportive, di Firenze, delle città vicine, della Regione Toscana e di Roma ad aiutare la Fiorentina a raggiungere l’obiettivo di costruire un nuovo stadio in tempi rapidi, a un costo ragionevole e in maniera tale che il nostro club possa esercitare un legittimo e maggiore controllo sul proprio futuro. Tale contributo potrebbe prevedere la revisione o la reinterpretazione della legge sui Monumenti al fine di garantire maggiore flessibilità nel caso di uno stadio costruito 90 anni fa, a maggior ragione qualora la ristrutturazione ne preservi le principali peculiarità architettoniche e non rischi di essere lasciato in abbandono.
Come accade di frequente negli Stati Uniti nel caso di costruzione di nuovi impianti sportivi, le città italiane potrebbero creare nuovi metodi per incentivare investimenti privati. Forse un giorno potremo vedere un’Italia che non sia solo orgogliosa del suo patrimonio culturale ma che guardi anche al futuro. Questo dovrebbe essere l’obiettivo di qualsiasi Governo”