Comunali – La Lega starebbe pensando di candidare l’ex calciatore Gabriele Omar Batistuta come candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative che si svolgeranno a Firenze nella primavera 2024.
Lo scrive quest’oggi il quotidiano La Nazione che spiega come l’idea sarebbe nata a luglio scorso, che contatti fra il partito guidato da Matteo Salvini e l’ex centravanti della Fiorentina siano già avviati da tempo e che su tale ipotesi il riserbo sarebbe massimo.
Una suggestione che però ha al momento un nodo importante da sciogliere ovvero la cittadinanza di Batistuta che è argentina, e che sarebbe dunque un freno decisivo qualora non si riuscisse a far ottenere al classe ’69 di Reconquista anche quella italiana, condizione necessaria alla candidatura a sindaco di Firenze.
L’ipotesi, tuttavia, incontra subito la frenata del coordinatore regionale e capogruppo in assemblea toscana di Forza Italia, Marco Stella, che interpellato dai giornalisti durante una conferenza stampa risponde così a chi gli chiede se Batistuta sia anche un possibile sogno segreto della coalizione: “Per me è un grande centravanti che per la Fiorentina e Firenze ha fatto tantissimo, uno dei più grandi cannonieri che abbiamo avuto- ribatte- ho letto sui giornali che qualcuno, non so chi, si può essere avvicinato. La sfida per Firenze merita rispetto, coi coordinatori regionali dei partiti del centrodestra ci siamo già incontrati quattro volte, abbiamo pianificato un percorso che ci porterà all’individuazione dei candidati senza stare sui giornali”.
Stella precisa: “Ho semplicemente letto stamani di Batistuta, ma non ho letto le dichiarazioni di nessuno che si sia intestato quella candidatura. Per me rimane uno dei più grandi centravanti che la Fiorentina abbia mai avuto”. Incalzato ulteriormente dai giornalisti sulla possibilità che comunque sia un’ipotesi credibile, Stella fa notare: “I nomi credibili sono quelli che possono dare una prospettiva alla città sui contenuti. Firenze merita rispetto da parte del centrodestra, ma anche candidature credibili. Non sono un affezionato ai nomi, mi piace di più sapere cosa proponiamo e cosa vogliamo fare”.