“In molti altri Comuni d’Italia ci saranno dei ballottaggi, non a Livorno. È politicamente significativo aver vinto al primo turno in una città da 155mila abitanti”. Commenta così Luca Salvetti seguito della vittoria elettorale che lo ha visto confermarsi per la seconda volta alla guida del Comune col 51,70%, pari a 37.478 voti.
“A mente fredda, con uno sguardo più attento dato ai numeri, ai risvolti, ai consiglieri comunali eletti, al confronto con i dati del 2019, mi faccio forza dell’idea che il risultato ottenuto è super straordinario. In molti altri Comuni d’Italia ci saranno dei ballottaggi, non a Livorno. È politicamente significativo aver vinto al primo turno in una città da 155mila abitanti”. Così il sindaco di Livorno Luca Salvetti, nella sua prima conferenza stampa ufficiale alla guida di Palazzo Civico, a seguito della vittoria elettorale che lo ha visto confermarsi per la seconda volta alla guida del Comune col 51,70%, pari a 37.478 voti. Il sindaco espressione della coalizione del centrosinistra, che vedrà una rappresentanza consiliare per tutte le forze che la compongono (Pd, Avs, più le liste civiche Protagonisti per la Città e Livorno Civica, terzo partito in città con oltre l’8% dei consensi, dietro a Pd e Fdi), ha evidenziato rispetto a cinque anni fa il coronamento del ‘Modello Livorno’. “Se nel 2019 il grande partito, il Pd – ha detto Salvetti -, aveva accettato di fare un passo di lato per la prima volta nella propria storia, scegliendo un civico, adesso la componente civica ha assunto ancora più forza, senza però indebolire il Pd stesso, perché è riuscito a riportare nel centro sinistra tutto un mondo che prima non c’era”.
Dando uno sguardo ai flussi e alle percentuali delle altre coalizioni, Salvetti ha evidenziato “i 9mila voti in più ottenuti, passando dai 28mila voti del 2019 ai 37mila del 2024. Il centrodestra rispetto al 2019 ha preso 2.900 voti in meno, mentre per il Primo Polo – la coalizione della sinistra radical-movimentista della sconfitta Valentina Barale, che nel frattempo ha fatto sapere a mezzo stampa di voler rinunciare al seggio di consigliera comunale -, segnalo un meno 14.200 voti rispetto alla precedente tornata amministrativa. Giudicate voi i flussi: da dove arrivano questi voti è molto facile dirlo”. Salvetti ha ricordato che il suo primo mandato è stato “rallentato dalla pandemia, dalla crisi energetica causata dalle guerre, dalla gestione di 12 navi dei migranti da far sbarcare e del Pnrr, che molto ha stressato la macchina amministrativa, pur rappresentando una enorme opportunità di sviluppo e crescita”. “Se adesso non arrivano le cavallette – ironizza -, abbiamo davanti 5 anni in cui c’è solo che da dare un’ulteriore accelerazione alla città, stavolta nel segno di quella continuità amministrativa che a Livorno non si vedeva da 10 anni”. Il prossimo step è la formazione della giunta: “La volta scorsa la nominai in 8 giorni. Sarebbe bello battere questo record”, ha concluso Salvetti.