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Condannato l’ex pg Deidda in appello bis per rivelazione segreto d’ufficio

La corte di appello di Firenze ha condannato a 6 mesi di reclusione, pena sospesa, l’ex procuratore generale di Firenze Beniamino Deidda. L’accusa è quella di aver rivelato segreti di ufficio e di accesso abusivo ai sistemi informatici.

Stessa pena per gli altri due coimputati: il dirigente, all’epoca dei fatti, della Asl 10 di Firenze, Giuseppe Petrioli, e l’ex assistente giudiziaria di Deidda, Monica Dilaghi. Il processo di appello è stato celebrato dopo la decisione della Cassazione che nel luglio del 2018 aveva annullato la sentenza di assoluzione pronunciata dai giudici di secondo grado, rinviando per un nuovo processo di secondo grado.
I carabinieri del Nas, a giugno 2015, stavano indagando su una truffa ai danni della regione e avevano acquisito documenti i sei Asl. Tra queste c’era anche l’ufficio del dottor Petrioli che, preoccupato per le indagini, si era rivolto all’ex procuratore generale di Firenze Beniamino Deidda.
Secondo l’ipotesi degli inquirenti, il dottor Deidda si sarebbe rivolto alla sua ex assistente, che ha accesso al registro informatico delle notizie di reato, e avrebbe ottenuto le informazioni che desiderava. Tuttavia questo registro non può essere ispezionato se non dagli addetti e non si possono rivelare i contenuti a terzi estranei al procedimento penale.
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