Il giudice di Firenze Alessandro Moneti ha condannato a quattro anni per lesioni e calunnia Harwinder Singh, 28 anni, indiano, che la notte del 20 febbraio scorso rincorse per alcuni chilometri una giovane donna e laaggredì, ma lo ha assolto dall’accusa di tentata violenza
sessuale “perchè il fatto non sussiste”.
La decisione oggi pomeriggio al termine di un processo in rito abbreviato. Il pm
Sandro Cutrignelli aveva chiesto cinque anni e dieci mesi di condanna confermando tutti i capi di imputazione.
Nella vicenda l’indiano inseguì la giovane donna di notte, in cittĂ , a Firenze, fino a bloccarla con una specie di cappio al collo, da cui la stessa vittima riuscì a liberarsi, venendo poi
soccorsa da una pattuglia della Guardia di finanza di passaggio che notò la scena.
L’indiano fu arrestato per tentata violenza sessuale, poi fu anche successivamente accusato di lesioni e di, per ferite causate alla giovane, e di calunnia per aver detto di esser
stato colpito dai finanzieri. Il giudice Moneti ha calcolato la pena di quattro anni sui reati di lesioni e calunnie (due anni ciascuno), ma non ha condannato l’indiano per la tentata
violenza sessuale. La sentenza prevede anche che debba risarcire la vittima di 15mila euro e il Comune di Firenze di 8mila euro.
Tra 90 giorni le motivazioni. Lo straniero ha sempre sostenuto di aver inseguito la giovane ritenendola responsabile del furto del suo telefonino, volendo recuperarlo, ma non per motivi di violenza sessuale. Il difensore dell’indiano, avvocato ChiaraRugi, anche oggi a margine della sentenza ha ricordato che il telefonino non è stato mai ritrovato.
Inoltre il giudice Moneti si è riservato la decisione sulla misura cautelare. Al momento Harwinder Singh è in carcere a Sollicciano, detenzione di cui la difesa ha chiesto la revoca.