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Confedilizia: “Nardella? Decreto eversivo”. Ma per Cgil e Sunia è un “buon segnale”. Le altre reazioni

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Anche sindacati e associazioni di categoria intervengono a margine della norma sugli affitti brevi turistici presentata questa mattina dal sindaco di Firenze Dario Nardella. Confedilizia e Confartigianato non si dicono d’accordo, mentre i sindacati (Sunia e Cgil) e Uil plaudono alla decisione.

“La delibera annunciata dal sindaco di Firenze, con la quale intenderebbe da oggi stesso vietare la locazione breve in una parte della città, non è solo palesemente incostituzionale, ma addirittura eversiva”. Lo afferma Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia, commentando la decisione in una nota. “Nardella è noto per il suo disprezzo per il diritto di proprietà, ma ora ha superato ogni limite. Qualcuno del suo partito, dotato di sensibilità giuridica, rispetto per i cittadini e un po’ di buon senso, lo inviti a recedere dai propositi manifestati e lo faccia tornare in sé”, aggiunge Spaziani Testa.

“Comprendiamo le ragioni di fondo ma occorre fare un percorso di modifica che coinvolga tutti gli interessi in gioco, anche e soprattutto quelli dei piccoli proprietari, che oggi paradossalmente sarebbero i più colpiti quando invece sono pochi grandi gruppi a detenere la maggioranza degli immobili”. Lo afferma in una nota Irene Floris, presidente di Confartigianato Turismo Firenze, a proposito dello stop ai nuovi affitti brevi nel centro storico della città annunciato dal sindaco Dario Nardella. Posizione un po’ più ‘morbida’ rispetto a Confedilizia. “Siamo disponibili a collaborare con il Comune per rendere un eventuale nuovo provvedimento efficace e utile per tutti”, conclude Floris, che è anche presidente regionale di Confartigianato Turismo per la Toscana.

Di diverso avviso rispetto a Confedilizia e Confartigianato sono i sindacati. Lo stop ai nuovi affitti brevi nel centro storico di Firenze annunciato dal sindaco Dario Nardella è “un segnale che va certamente nella direzione giusta”. Lo affermano in una nota Cgil, Filcams Cgil e Sunia, secondo cui le misure annunciate da Nardella sono positive “anche e soprattutto in considerazione del vuoto assoluto del governo su questo tema”. Secondo i sindacati “questo intervento va ora consolidato con nuove normative regionali affinché sia estendibile e generalizzabile anche fuori dalle aree Unesco. In parallelo, occorre aumentare gli sforzi sul tavolo aperto in Comune sulle politiche abitative, con la realizzazione di nuovi alloggi Erp, Ers, di social housing e di studentati pubblici. Infine, a questo processo, che vuole contrastare la destrutturazione del mercato turistico, devono essere combinate misure che combattano anche la destrutturazione del lavoro turistico, che va riqualificato per alzare il livello dell’offerta turistica: lavoratori e lavoratrici del settore hanno diritto a più diritti e salari”.

Posizione simile, e quindi diversa da Confedilizia, per Uil. “Un plauso al sindaco Nardella che ha avuto il coraggio di prendere una decisione così importante per il futuro di Firenze. L’obiettivo deve essere lo sviluppo del lavoro e, di conseguenza del tessuto sociale, non la sola rendita”. Così in una nota il segretario della Uil Toscana Riccardo Fantappiè. “Riteniamo positiva questa scelta del sindaco di Firenze – spiega – per sostenere una miglior vivibilità di una città-museo, a tutela di un patrimonio storico unico al mondo. Firenze non può essere solo fast food e B&b, ricordiamo che è la seconda città in Europa per numero di alloggi offerti su Airbnb in rapporto al numero di residenti, ma deve riprendere quell’identità tipica fiorentina, con tutte le sue caratteristiche artigianali famose in tutto il mondo”.

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