Lun 23 Dic 2024
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ToscanaDirittiConferenza-dibattito: 'Iraq e la rivolta dei giovani iracheni'

Conferenza-dibattito: ‘Iraq e la rivolta dei giovani iracheni’

“Il Teatro L’affratellamento di Ricorboli, martedì 10 Dicembre alle ore 17:30, in via Giampaolo Orsini, 73 a Firenze, presenta una conferenza dibattito sull’ Iraq e la rivolta dei giovani in atto da settimane. Interverranno Severino Saccardi, Direttore della rivista Testimonianze Firenze; Stefano Marcelli, Giornalista RAI. L’incontro sarà moderato da Erfan Rashid, giornalista iracheno e prevende un collegamento diretto da Piazza Tahrir a Baghdad- la piazza delle manifestazioni – con Huda Al Kadhimi, produttrice cinematografica e Mohanad Hayal, Regista. L’ingresso è gratuito.”

Il comunicato stampa del Teatro L’Affratellamento di Ricorboli, dove si svolgerà il dibattito, riporta: “A 16 anni dalla rovinosa invasione americana del 2003, per la prima volta l’Iraq è scosso da una rivolta giovanile che promette di dare una svolta storica tanto attesa dopo la caduta del regime del dittatore Saddam Hussein.

Da cinque anni ci sono state, in Iraq, diverse manifestazioni contro i governi corrotti (soppresse dal governo e rimaste in sordina per l’occidente) ma dal primo ottobre decine di migliaia di studenti universitari e giovani laureati e disoccupati, sono scesi nelle piazze di Baghdad per protestare contro la disoccupazione, la corruzione dilagante, il deterioramento delle condizioni di vita, i disservizi e la povertà.

Iraq

In poche parole una nuova generazione, amante di internet, chiede “Uno Stato”. La protesta, sotto lo slogan “Scendo (in piazza) per prendere ciò che è mio”, velocemente si è estesa in tutte le città del Sud sciita, stessa religione del premier iracheno.

Nella rivolta, ad oggi, oltre 400 manifestanti sono stati uccisi e 20.000 feriti dalle forze di sicurezza e da cecchini.

Una rivolta che non è stata organizzata da nessun partito politico o religioso e non ha una leadership, ma rappresenta la maggiore contestazione all’intera classe politica del Paese.

L’inarrestabile onda dei giovani ha costretto il governo ad annunciare le proprie dimissioni.”