Arriva anche la sentenza del giudice di Pistoia in merito all’affido del figlio della giovane lavoratrice Luana D’Orazio, morta sul lavoro nel 2021.
I nonni materni hanno attenuto l’affido esclusivo del bambino. Lo ha stabilito il giudice tutelare del tribunale di Pistoia, a cui il padre del bambino, un giovane calabrese, aveva fatto ricorso presentando “richiesta di revoca del decreto di apertura della tutela in favore del minore”.
Con una sentenza del giudice Giulia Gargiulo, il tribunale di Pistoia ha confermato il “decadimento dalla responsabilità genitoriale” del papà del piccolo di 6 anni, già sancito negli scorsi mesi dal tribunale dei minori di Firenze nella rispettiva competenza sulla materia tutelare. Inoltre, con questo pronunciamento il giudice tutelare pistoiese avalla anche la decisione del giudice per l’udienza preliminare di Prato. Secondo quest’ultimo, il padre del bimbo non ha titolo per figurare fra le parti civili dell’eventuale processo.
Luana D’Orazio è morta a 22 anni il 3 maggio 2021 per l'”abbraccio mortale” dell’orditoio. Questa la definizione forte data dal consulente della procura. La macchina tessile a cui lavorava nella ditta di Montemurlo. La macchina era stata manomessa per funzionare con saracinesca di protezione abbassata.
Tra le questioni da risolvere nel procedimento in corso per omicidio colposo e rimozione dolosa delle cautele antinfortunistiche – in cui sono imputati i coniugi Luana Coppini e Daniele Faggi, rispettivamente titolari di diritto e di fatto dell’azienda tessile in cui è avvenuto l’incidente mortale, e il manutentore esterno della ditta Mario Cusimano – c’era quella sulla patria potestà del figlio di Luana.
Sulla questione sono intervenute varie competenze giudiziarie. Il tribunale dei minori di Firenze si era già espresso sul tema ma mancava il giudice civile di Pistoia, area dove risiede il bambino coi nonni, che, sulla tutela, non aveva ancora emesso un parere sulla richiesta di mantenere o meno la potestà genitoriale al padre del bambino.