Mar 19 Nov 2024
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Confesercenti: per le imprese la riapertura è una corsa ad ostacoli e contro il tempo.

“L’accordo di questa notte tra Conferenza Stato-Regioni e Governo apre uno spiraglio importante, forse decisivo per uscire dall’incertezza che ha caratterizzato il tema delle riaperture fino ad oggi, ma il percorso per la riapertura si sta trasformando in una specie di corsa ad ostacoli e contro il tempo”. Così il Presidente Confesercenti Toscana, Nico Gronchi.

Entrando nello specifico, con l’accordo potranno riaprire in Toscana oltre 75.000
imprese rimaste escluse dalla riaperture delle settimane precedenti. Fra queste
18.000 negozi, 10.000 ambulanti, 27.000 tra ristoranti e bar solo per citarne alcune:
categorie che nei mesi infiniti di lockdown hanno lasciato sul terreno oltre 2.5 mld di
fatturati e che adesso potranno tornare a respirare . Interi settori caratterizzati da
perdite pesantissime . Ristorazione – 1.152.104.460; Abbigliamento e Calzature
414.143.100; Alloggio – 575.164.500; Commercio ambulante – 147.420.000.
“Non tutti vorranno o potranno riaprire subito, ha continuato Gronchi. Pesa il rischio
di essere costretti a lavorare in condizioni antieconomiche, l’impatto della rigidità
delle linee guida sulle attività o la paura di rimanere schiacciati tra l’aumento dei
costi di gestione e il prevedibile calo dei ricavi”
E’ chiaro che l'accordo sui protocolli di riapertura uguali – o molto simili per tutta
Italia – è forse l'elemento più importante. Quello più delicato riguardava Ristoranti e
Pubblici esercizi, che se avessero applicato le linee Inail non avrebbero nemmeno
potuto immaginare di aprire o mantenere in vita l'attività.
“Abbiamo fatto una battaglia pesante, ha continuato Gronchi, anche su questo
aspetto senza arretrare di un millimetro e adesso l'accordo prevede 1 metro di
distanza tra commensali e non altre invenzioni insostenibili. Intanto portiamo a casa
prescrizioni che non distruggono un settore, la non responsabilità del titolare in
caso di malattia e regole praticamente uguali in tutta Italia. Certamente sappiamo
bene che per i ristoranti si dovranno trovare misure di sostegno straordinarie per
ripartire, in particolare in quei luoghi in cui il turismo è azzerato, ma questa è un
un'altra battaglia già iniziata su altri livelli.”
Ci sono stati ritardi pesantissimi che si sono scaricati sulle spalle di persone che
vivono con il fiato sospeso da oltre due mesi, perché il lavoro fatto tra Associazioni,
Regione, Governo ed enti locali è stato delicatissimo e complesso, ma alla fine la
voglia di ripartire, in sicurezza e con protocolli sostenibili, ha prevalso.

“Ora si apre la fase della responsabilità di ognuno di noi e ogni singolo
comportamento diventa importante per fare in modo che questo lento ritorno alla
normalità non ci faccia ripiombare in nessuna emergenza sanitaria, ha poi concluso
il Presidente di Confesercenti Toscana. Per le imprese, poi, la sfida è enorme,
tentare di rimanere sul mercato e mantenere in vita il tessuto economico e sociale
della Toscana”.

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