Lo ha detto il presidente di Confindustria Toscana, Maurizio Bigazzi, oggi conferenza stampa con il presidente regionale di Ance Stefano Frangerini, alla luce delle conseguenze sulle imprese della guerra in Ucraina e dell’aumento dei costi di energia e materie prime.
“Penso che sia opportuno non ragionare più come abbiamo ragionato fino a poco tempo fa quando parlavamo di ‘green’, noi dobbiamo pensare alla sopravvivenza. Si pensi che solo in Toscana l’aumento del costo dell’energia incide per tre miliardi e mezzo su tutto il comparto delle imprese”Lo ha detto il presidente di Confindustria Toscana, Maurizio Bigazzi, oggi conferenza stampa con il presidente regionale di Ance Stefano Frangerini, alla luce delle conseguenze sulle imprese della guerra in Ucraina e dell’aumento dei costi di energia e materie prime.
“Probabilmente bisognerà accantonare il Pnrr” così come impostato originariamente, “e parlare di altre questioni, è evidente”, perché “in questo momento si arriva alla mattina e non si sa se arrivano i materiali, quindi è una situazione di una drammaticità mai riscontrata nel nostro mondo”, e dunque le regole “vanno riviste alla luce delle priorità” ha aggiunto il presidente di Confindustria.
Bigazzi ha osservato che “in questo momento sembra che il governo si muova alla ricerca di alternative, quindi paesi che ci daranno gas alternativo, perché solo col gas si potrà produrre energia elettrica. Quindi siamo veramente alla disperazione”.
In Toscana “se andiamo avanti così il Pil 2022 sarà negativo” ha poi affermato presidente di Confindustria Toscana. “Siamo dentro una tempesta perfetta – ha spiegato Bigazzi – ormai tutti i comparti soffrono dell’aumento stratosferico dell’energia, la difficile reperibilità delle materie prime, si sono bloccate le filiere, e c’è il fatto stesso che non si riesca più a trovare l’idea di un’impresa che possa funzionare. In questo momento si arriva alla mattina e non si sa se arrivano i materiali, quindi è una situazione di una drammaticità mai riscontrata nel nostro mondo”.
Dunque, secondo il presidente di Confindustria Toscana, servono “misure straordinarie” come una nuova Cig in deroga per l’emergenza. “E’ il momento – ha concluso – di risposte straordinarie. Le chiediamo al presidente della regione e ai parlamentari eletti in Toscana, affinché facciano pressione sul Governo, perché non c’è più tempo da perdere”.
“Io credo che gli interventi eccezionali vadano fatti, e sono indispensabili – ha concluso il presidente di confindustria -. E’ il momento di farli, il Paese li chiede perché se si chiude il manifatturiero poi crolla tutto il sistema economico del nostro Paese”.