Lun 4 Nov 2024
Controradio Streaming
ToscanaCronacaCapogruppo Lega a Massa, "mi ha aggredito un esponente del Pd"

Capogruppo Lega a Massa, “mi ha aggredito un esponente del Pd”

E’ terminata in modo violento, ieri, la seduta del Consiglio comunale a Massa: il consigliere comunale Pd Stefano Alberti, finita la seduta, ha aggredito il capogruppo della Lega Filippo Frugoli.

“Ho un livido sul collo, un po’ di dolore e di spavento, ma sarebbe potuta finire in maniera molto peggiore”, ha scritto Frugoli su Facebook, aggiungendo che Alberti “si dovrebbe vergognare” perché “la violenza non deve mai trovare spazio nel nostro lavoro e nella nostra società”. Il fatto si è verificato dopo uno scambio di battute fra i due nel corso della seduta, in seguito al quale Alberti “ha iniziato a urlarmi frasi minacciose”, racconta il consigliere leghista, prima di arrivare alle vie di fatto una volta terminato il Consiglio. “Mi ha preso per il collo, strattonandomi, prima di venire preso di forza dai suoi colleghi e allontanato nonostante lui provasse a fare resistenza e venire verso di me”, ha spiegato Frugoli, postando su Facebook anche le foto del livido sul collo provocato dall’aggressione, e il referto del pronto soccorso, con la diagnosi di contrattura muscolare cervicale, e la prognosi di cinque giorni. “Mi scuso con la persona e con tutto il Consiglio”, afferma oggi Alberti, contattato dall’ANSA.

“Nel dibattito – spiega – avevo fatto l’esempio di un film, ‘The Truman Show’, per dire che erano fuori dalla realtà, e Frugoli mi ha risposto consigliandomi di vedere un altro film, ‘Scemo e più scemo’, quindi dandomi indirettamente dello scemo”. Tuttavia, sostiene Alberti, “non gli ho messo le mani sul collo, l’ho preso per il bavero della maglia”, perché “mi sono sentito offeso, un’offesa grave: ma ho avuto una reazione che non dovevo avere, e di questo mi scuso”.

“Ieri sera Filippo Frugoli, capogruppo della Lega in consiglio comunale a Massa è stato brutalmente aggredito da un consigliere del Pd che lo ha minacciato e afferrato per il collo, davanti a tutti. Un episodio di inaudita gravità, per il quale chiediamo al Partito democratico di prendere provvedimenti verso il consigliere, il quale deve immediatamente dimettersi”. E’ quanto dichiara l’europarlamentare toscana della Lega Susanna Ceccardi commentando quanto accaduto ieri sera al temrine del consiglio comunale a Massa (Massa Carrara). “Mi auguro – aggiunge – che gli esponenti politici di tutti i partiti stigmatizzino con forza quanto accaduto e in generale l’inaccettabile clima di odio politico che si respira in questo periodo. Da parte mia, un augurio di pronta guarigione a Filippo e l’invito a continuare le nostre battaglie nel segno della democrazia e della libertà. Io e la Lega siamo con te”.

“Vergognoso a Massa. Ecco come è stato ridotto ieri il consigliere della Lega, Filippo Frugoli, dopo un confronto durante il Consiglio Comunale con il consigliere del PD, Stefano Alberti, che ha prima minacciato e insultato Frugoli, aspettandolo poi fuori dalla sala per aggredirlo, afferrarlo al collo e strattonarlo”. Lo scrive sui social il leader della Lega Matteo Salvini, pubblicando una foto in cui Frugoli mostra i segni dell’aggressione sul collo. “Un comportamento selvaggio e inaccettabile, alla faccia della ‘tolleranza’ rossa – aggiunge il vicepremier -. Piena solidarietà a Filippo, che è stato subito portato in pronto soccorso per accertamenti e che ovviamente procederà a denunciare il suo ‘democratico’ aggressore”.

“Tutta la mia solidarietà a Filippo Frugoli, il nostro giovane capogruppo a Massa, aggredito barbaramente da un consigliere comunale del Pd. Questo gesto vile e inaccettabile è il risultato di un clima di odio che viene alimentato nei confronti della Lega. Un clima che non può trovare spazio nella nostra democrazia. La politica deve fare lo sforzo di rasserenare il clima nel Paese. La sinistra prenda le distanze dal gesto e il PD prenda provvedimenti”. Così il deputato della Lega Andrea Barabotti.

Rock Contest 2023 | La Finale

Sopravvissute, storie e testimonianza di chi decide di volercela fare (come e con quali strumenti)