Firenze, il consiglio comunale di Firenze ha approvato la delibera relativa alla Tari per il 2023 con la ripartizione del carico tariffario tra utenze domestiche e non domestiche.
L’atto è stato votato in Consiglio comunale a favore da Pd, Iv, Lista Nardella mentre tutte le opposizioni – eccetto Andrea Asciuti di Italexit (che si è astenuto) – hanno votato contro.
Diverse le polemiche in aula. In particolare il consigliere del gruppo Centro Emanuele Cocollini ha sottolineato “che si tratta di un aumento costante, dal 2021 ad oggi. E il bilancio 2023 lo conferma: un aumento di 200 euro per le imprese e di 20 euro per le famiglie solo nell’ultimo anno.
Le imprese passano da una media di 2.717 euro annue nel 2022 a 2.916 nel 2023; per le famiglie non va certo meglio: si passa da una media di 181 euro nel 2022 a 199 nel 2023. L’aumento complessivo è di 11 milioni di euro. Siamo davanti a una giunta incapace, che riversa sui cittadini le proprie inefficienze”.
Per Dmitrij Palagi e Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune “l’aumento della Tari è costante, mitigato solo in parte da risorse pubbliche messe a copertura negli anni passati. La suddivisione di quell’importo è legata al modo in cui è strutturato il servizio. In piĂą la percentuale a carico del domestico e del non domestico dovrebbe corrispondere a qualche parametro di equitĂ rispetto alla produzione dei rifiuti, o ancora meglio a una valutazione sul loro impatto, sia sul piano ambientale che su quello sociale. Vorremmo dati precisi e chiari. Anche in relazione all’impatto del turismo. Ci è stato detto che oggi non era il giorno in cui ragionare del perchĂ© la cittadinanza e le imprese devono pagare di piĂą. Non ci convince”.
La Tari, aveva giĂ spiegato il Comune nel momento della discussione in giunta, subirĂ l’incremento deciso con l’approvazione del piano economico finanziario dell’Ato rifiuti.
Il capogruppo di Fdi a Palazzo Vecchio Alessandro Draghi e il consigliere comunale Jacopo Cellai hanno detto di essere “contrari ad un aumento dell’11,5% della Tari”.
Secondo Draghi e Cellai passa “da 107 a 119 milioni il costo di Alia per i fiorentini” ed è “inaccettabile che Alia ci neghi la trasparenza degli stipendi e dei bonus dei loro dirigenti e quadri che avevo domandato a ottobre scorso. Le normative parlano chiaro: i consiglieri comunali hanno il diritto ad avere queste informazioni e aggiungiamo, per noi lo hanno anche i cittadini. La verità è che la ‘Firenze cittĂ circolare’ ha fallito. Il porta a porta si è rivelato inadeguato e molto dispendioso. L’immobilismo della Regione Toscana in materia d’impianti testimonia che il partito democratico in materia di rifiuti ha fallito miseramente”.