Il Consiglio comunale di Prato ha approvato in via definitiva il nuovo piano strutturale che farà della città un luogo rigenerato e sostenibile sotto tutti i punti di vista. Prato crescerà in altezza, con zero consumo di suolo agricolo e attraverso un progetto di co-design che mette al centro la persona oltre che la natura.
Il segnale anticipatorio del successo del nuovo piano strutturale del Comune di Prato è in quel Premio Urbanistica 2024 che la città toscana ha vinto la scorsa settimana e riceverà il prossimo novembre a Firenze nell’ambito di Urbanpromo, l’evento cardine in Italia sul tema della rigenerazione urbana. Un progetto virtuoso di co-design che coinvolge direttamente i cittadini, e per questo conquista sia il podio nel contest sia la maggioranza del Consiglio Comunale. Passa con 19 voti favorevoli (Pd, lista civica La forza del Noi, M5s e Questa è Prato) e 4 contrari (Lista Gianni Cenni sindaco), e ridisegnerà la città di Prato dei prossimi 50 anni. Che avrà un volto nuovo e sostenibile, frutto di un’azione collettiva con effetti importanti sul sociale e sul modello economico.
Il nuovo paradigma dell’abitare si basa su zero consumo di suolo agricolo, perciò crescerà in altezza per dare risposta alla spinta produttiva, improntata alla rigenerazione urbana, alla forestazione, alla transizione circolare ed alla inclusione sociale attraverso i servizi di prossimità, alle politiche agricole del Parco della Piana, che conferma la scelta, già operata nel Piano operativo comunale del 2019, di porre la natura al centro insieme alla persona. Soddisfatta la neosindaca Ilaria Bugetti, che in neppure due mesi di mandato ha già portato a traguardo percorsi avviati dalla precedente amministrazione. Prato riparte dunque dal riuso, dalla neutralità climatica tenendo insieme manifattura, sviluppo e crescita sostenibile.
Nelle 9 aree in co.pianificazione se ne prevedono 7 private a destinazione produttiva e terziario per una superficie edificata di circa 86 mila mq, oltre a 2 aree a standard per la realizzazione di una scuola media a Grignano, e l’ampliamento dell’impianto sportivo di Iolo. Il consumo di suolo stimato è di circa 170.000 mq (17 ettari), mentre quello agricolo è dello 0,29% del territorio rurale. Complessivamente gli standard urbanistici passano da 30 mq a 44 mq ad abitante. Sul fronte aree produttive, potranno avere un’evoluzione in altezza, una sorta di Macrolotto 3, ma sopra le fabbriche. Una città che continuerà a crescere con e grazie a chi la abita.