Dom 22 Dic 2024
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ToscanaPoliticaConsiglio Regionale: serve commissione di idee per la Toscana del 2050

Consiglio Regionale: serve commissione di idee per la Toscana del 2050

Il Presidente Consiglio Regionale Antonio Mazzeo ha illustrato le proposte per il futuro della regione, tra cui una commissione di 10 persone esperte per immaginare la Toscana del 2050

Il tavolo per il Recovery fund, la digitalizzazione del Consiglio regionale della Toscana, la commissione di idee per la Toscana del 2050, e l’uso delle eccellenze per valorizzare l’identitĂ  regionale: sono le quattro idee per la Toscana del futuro elencate dal presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo in occasione della conferenza stampa di fine anno.

Dall’inizio dell’undicesima legislatura, ha spiegato, il Consiglio regionale ha tenuto 14 sedute di aula con tasso di presenza dei consiglieri pari al 99,1%. Mazzeo ha poi ricordato l’impegno sul Recovery fund e sulla digitalizzazione del Consiglio regionale per “farlo diventare il piĂą innovativo d’Italia, facendo investimenti per migliorare il lavoro e l’accessibilitĂ  degli atti”.

Mazzeo ha anche lanciato l’idea di una commissione di idee per la Toscana del 2050, un progetto da condividere con i tre rettori delle universitĂ  toscane piĂą i direttori di Sant’Anna, Normale e Imt “che ci aiutino a individuare scienziati e filosofi, economisti e operai, imprenditori sportivi e botanici, metĂ  donne e metĂ  uomini, anche giovanissimi, per dare vita a un organismo fuori dalla logica dei partiti, a una squadra di esperti che, mentre la politica si occupa dell’oggi e del domani, pensi al dopodomani”.

Il terreno di partenza, ha spiegato Mazzeo, sarĂ  proprio il patrimonio di eccellenze che la Toscana, giĂ  oggi, può vantare e su cui si può scommettere per il futuro della regione. “La storia del nostro territorio – ha concluso – è fatta di un patrimonio enorme non solo culturale e artistico, ma anche della sua capacitĂ  di far nascere idee, progetti e sviluppare eccellenze. Proprio questa sua capacitĂ  deve servire a progettare la Toscana di dopodomani, fatta di una comunitĂ  che, cosciente della propria tradizione, abbia la voglia, il coraggio e anche le competenze per scommettere sul domani”.