Chiesto dalla Procura di Roma il rinvio a giudizio per Tiziano Renzi, papà dell’ex presidente del consiglio, e per altre 11 persone coinvolte in uno dei filoni della maxinchiesta sul caso Consip
Il rinvio a giudizio arriva dopo il ritorno degli atti in procura dopo la richiesta di archiviazione. Nei confronti di Renzi l’accusa è di traffico di influenze illecite e turbativa d’asta mentre a Verdini si contesta turbativa d’asta e concussione. Nei confronti di Romeo il procuratore aggiunto Paolo Ielo e il sostituto Mario Palazzi contestano il traffico di influenze illecite, corruzione e turbativa d’asta mentre per Bocchino le accuse sono di influenze illecite, turbativa d’asta e di reati tributari.
I magistrati di piazzale Clodio hanno sollecitato il processo anche per l’imprenditore Carlo Russo per turbativa d’asta ed estorsione, per l’ex ad di Grandi stazioni Silvio Gizzi per turbativa d’asta, per l’ex ad di Consip Domenico Casalino per traffico di influenze illecite e turbativa d’asta e per Francesco Licci per traffico d’influenze illecite. Infine chiesto rinvio a giudizio per l’ex parlamentare Ignazio Abbrignani per turbativa d’asta e concussione e per l’imprenditore Ezio Bigotti accusato di concussione e turbativa d’asta.
Per la maxinchiesta sul caso Consip pm hanno chiesto il processo anche per Denis Verdini, per l’imprenditore Alfredo Romeo e per l’ex parlamentare Italo Bocchino.