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Consumo di droghe in crescita: a Firenze in aumento la ketamina

Consumo di droghe

Secondo quanto emerso dalla rete di rilevamento sviluppata con il progetto ‘Acque Reflue’, il consumo di droghe in Italia è in costante crescita. A Firenze, in particolare, preoccupa la percentuale in aumento del consumo di Ketamina

Secondo quanto emerso dalla mappatura dei consumi di droga nelle città italiane realizzata dall’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, grazie a uno studio finanziato dal Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio, il consumo di droghe in Italia è in aumento: è cresciuto, tra il 2020 e il 2022, il consumo di ketamina in alcune città come Milano, dove dallo 0,6% si è passati allo 1,4%, Bologna, dal 1,2% al 2,2% e Firenze, dallo 0,8 al 1,8%.

La mappatura dei consumi di droga nelle città italiane è stata realizzata attraverso la metodica proposta dal progetto ‘Acque Reflue’: il progetto ‘Acque reflue’, spiega Sara Castiglioni, capo del laboratorio di Indicatori Epidemiologici Ambientali del Mario Negri, “ha sviluppato una rete di rilevamento che ha incluso 33 città di 20 regioni. La metodica analizza i residui metabolici delle sostanze stupefacenti nelle acque urbane arrivate ai depuratori, per stimare le sostanze vengono consumate dalla popolazione”.

L’analisi ha permesso di osservare molta variabilità tra le città: per la cannabis si sono rilevati consumi maggiori di 100 dosi al giorno per 1.000 abitanti a Nuoro, Bologna, Fidenza, Cagliari, Trento e Trieste, e consumi pari a 12 dosi giornaliere ogni 1.000 abitanti a Belluno.

Per la cocaina, si osservano i valori maggiori di 20 dosi al giorno ogni 1.000 abitanti a Pescara, Montichiari, Venezia, Fidenza, Roma, Bologna, Merano, mentre i consumi più bassi sono a Belluno e Palermo (tra 1 e 4 dosi al giorno per 1.000 abitanti).

I dati hanno permesso di rilevare anche il consumo di nuove sostanze psicoattive.

L’uso della ketamina si riscontra in quasi tutte le città analizzate, con una media di 5 mg al giorno per 1.000 abitanti; consumi sopra la media in alcuni capoluoghi quali Bologna, Cagliari, Milano, Torino, Venezia e Firenze, dove dallo 0,8% del 2020 si è passati al 1.8% del 2022.

I consumi medi di metanfetamina sono costanti e con valori più elevati a Roma.

Quanto all’ecstasy (Mdma), aggiunge Castiglioni, “dopo il calo del 2020 si nota un aumento nell’autunno del 2021 probabilmente in concomitanza con la riapertura delle discoteche dopo lo stop per la pandemia Covid”.

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