I consiglieri membri del ‘Tavolo regionale sulla 194’, Paolo Sarti e Tommaso Fattori (Sì Toscana); Serena Spinelli (Art. Uno Mdp); Monica Pecori (Gruppo Misto), e Monia Monni,Valentina Vadi, Alessandra Nardini, Elisabetta Meucci, Fiammetta Capirossi, Ilaria Giovannetti e Ilaria Bugetti del Pd chiedono, poi, che la Toscana garantisca l’applicazione della legge sull’aborto.
“Le misure rese note ieri dalla Giunta Toscana in materia di salute sessuale, senz’altro un passo avanti nella direzione giusta, sono il frutto di un lungo e attento lavoro condotto dal ‘Tavolo per l’attuazione della 194’, nato in Consiglio regionale su nostra sollecitazione, e dopo l’approvazione, all’unanimità, di due nostre mozioni”.
E’ quanto sottolineano i consiglieri regionali di Sì-Toscana a Sinistra, Paolo Sarti e Tommaso Fattori. “Non è poca cosa, in questi tempi di oscurantismo che ci stanno facendo sprofondare a prima degli anni Settanta.”
“Riconosciamo all’assessore Stefania Saccardi – continuano Sarti e Fattori – di aver ascoltato le voci di associazioni, Asl, organizzazioni sociali, e consulenti legali che hanno lavorato al tavolo, il cui obiettivo principale resta quello di arrivare alla piena attuazione della legge 194, ad esempio promuovendo anche la metodica dell’aborto farmacologico, pratica meno invasiva e più rispettosa delle donne”.
“Quanto alla contraccezione gratuita, alla Giunta, col documento finale, è arrivata la richiesta di renderla disponibile a tutti, non soltanto agli under 26, ma siamo comunque soddisfatti di questo primo passo. I lavori del tavolo proseguono e stiamo affrontando il tema dei medici obiettori, il cui vasto numero di fatto impedisce l’attuazione omogenea della 194 su tutto il territorio. Si tratta di una questione delicatissima che si trascina da 40 anni e a cui dobbiamo trovare una soluzione definitiva”, concludono Sarti e Fattori.
“Con l’introduzione della contraccezione gratuita fino a 25 anni e per le donne sotto una determinata fascia di reddito o con specifiche esenzioni, la Toscana compie un passo avanti importante sulla prevenzione dell’Ivg e sull’educazione alle malattie sessuali. Ora sollecitiamo la Giunta ad adottare gli atti necessari per la piena e omogenea applicazione della legge del 1978 sull’interruzione volontaria di gravidanza”.
In particolare nel documento si chiede garanzie sull’informazione per l’accesso e le modalità dell’interruzione di gravidanza; adeguata accoglienza e privacy, la possibilità di scelta tra aborto farmacologico e chirurgico in tutte le strutture e la somministrazione dell’aborto farmacologico in ambienti adatti.
“Mettere in campo tutti gli strumenti utili a tutela della 194 è oggi più che mai necessario” scrivono i componenti del Tavolo regionale, poiché il diritto delle donne di scegliere “viene messo costantemente a rischio non solo dalle difficoltà logistiche che spesso si presentano nelle strutture a causa dell’alto tasso di medici obiettori, ma anche da un vento di regressione in tema di diritti che soffia pericolosamente in tutto il Paese”. “Per questo – concludono – chiediamo che la Regione adotti misure congrue a garantire alle donne la piena applicazione della legge, e con essa la possibilità di scegliere tra l’intervento chirurgico o farmacologico.”