Dom 22 Dic 2024
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Contro la siccità la Toscana chiede 800 milioni al Governo per 255 opere

Firenze, la Regione Toscana chiede al governo 800 milioni per finanziare 255 opere contro la siccità.

Lo hanno annunciato oggi il governatore Eugenio Giani e l’assessore regionale all’ambiente Monia Monni: le richieste contro la siccità alla cabina di regia nazionale riguardano interventi e opere in ambito irriguo e per l’attuazione di invasi (470 milioni), e interventi ed opere afferenti al sistema idrico integrato (331 milioni), “tutti interventi – sostiene la Regione – che già oggi hanno un livello di progettazione avanzato e come minimo la disponibilità della fattibilità tecnico-economica dell’intervento”.

Tra le opere di rilievo ai fini del superamento della situazione di criticità, spiccano la richiesta per oltre 102 milioni di euro di interventi relativi al servizio idrico integrato; la realizzazione di un invaso artificiale con sbarramento sul Torrente Ambra presso Castello di Montalto fra Bucine (Arezzo) e Castelnuovo Berardenga (Siena), per 45 milioni; la realizzazione di un bacino di accumulo in una cava dismessa a Campiglia Marittima (Livorno) per 3 milioni; la realizzazione di un invaso multifunzionale sul torrente Lanzo a Civitella Paganico (Grosseto) per oltre 60 milioni; la realizzazione di una diga sul torrente Gretano tra Roccastrada e Civitella Paganico, nel grossetano, per oltre 37 milioni.

“Questo piano è il frutto di un lavoro corale tra Regione, Consorzi di Bonifica, Autorità Idrica Toscana, e i gestori del Servizio idrico integrato”, ha ricordato Monni, spiegando che serve “un approccio integrato per combattere la siccità che vada di pari passo alla lotta ai cambiamenti climatici”, e dunque “servono strumenti per aumentare la resilienza dei territori, serve investire sulle reti, sulle dighe, sui pozzi, sugli invasi e tutto quello che può aumentare la capacità di adattamento dei territori: ma se non si va all’origine del problema ci troveremo a rincorrere il fenomeno all’infinito”.

In base al Dl del 14 aprile scorso la cabina di regia nazionale doveva, entro 30 giorni dall’entrata del decreto, avviare una ricognizione delle opere e degli interventi di urgente realizzazione per far fronte nel breve termine alla crisi idrica, richiedendo alle regioni la trasmissione entro il 3 maggio degli interventi di urgente realizzazione con i dati tecnici di dettaglio, per ciascun intervento.

Le opere segnalate dalla Toscana sono complessivamente 255, di cui 218 riferite all’approvvigionamento idropotabile, 34 per garantire risorse a fini agricoli, 3 per scopi multifunzionali. “Ora vediamo se il Governo fa sul serio mettendoci risorse vere”, ha concluso Monni.