Sei ragazzi ospiti di un centro per minori non accompagnati di Firenze sono stati perquisiti sabato scorso dalla Digos, nell’ambito di un’inchiesta della Procura per i minori in cui vengono contestati, a vari titolo, i reati di associazione con finalità di terrorismo e assistenza ai componenti dell’associazione.
La notizia è riportata oggi dal Corriere Fiorentino. I sei ragazzi hanno un’età compresa tra i 17 e i 19 anni e sono originari dell’Egitto, del Gambia e della Costa D’Avorio. Si tratterebbe di giovani che nell’ultimo periodo avrebbero mostrato segni di radicalizzazione, come farsi crescere la barba, intensificare i momenti di preghiera, assumere un atteggiamento ostile verso il personale femminile del centro. Inoltre, avrebbero ricercato sul web le prediche di imam estremisti.
La segnalazione del loro cambio di abitudini, inviata dagli investigatori alla procura dei minori, ha fatto scattare il blitz delle Digos nel centro. Sotto sequestro sono finiti cellulari, tablet, libri e computer. I giovani sarebbero tutti frequentatori della moschea abusiva di via della Casella a Firenze, dove avrebbero conosciuto un algerino che avrebbe regalato a uno di loro un tablet, sul quale adesso si stanno concentrando gli accertamenti della Digos.
Le indagini partite lo scorso ottobre, si sono concentrate inizialmente su un 17enne egiziano sbarcato a Siracusa nel 2016. Arrivato a Firenze, il ragazzo avrebbe iniziato a studiare e a frequentare un gruppo di nordafricani, tutti gravitanti intorno alla moschea di via della Casella.