Controradio News: ultim’ora, aggiornamenti, cronaca ed eventi in Toscana nella sintesi mattutina. Per iniziare la giornata ‘preparati’
Controradio news – La polizia sta indagando su una rapina in strada a due 14enni, che sono stati minacciati con un coltello da tre uomini, avvenuta sabato sera intorno alle 20 nel centro storico di Firenze, in via della Scala. I due ragazzini stavano aspettando alcuni amici quando sono stati accerchiati dai tre che li hanno minacciati mostrando il coltello per derubarli dei cellulari e dei contanti che avevano. Ieri è stata formalizzata denuncia.
Controradio news – “Con i sindaci di Varsavia,Parigi, Eurocities e il Patto delle città libere, condanniamo fermamente la detenzione arbitraria e il rapimento dei sindaci di Melitopol e Dniproroudne da parte dell’esercito russo. Chiediamo il loro rilascio immediato. Pieno sostegno e solidarietà ai sindaci ucraini”. Lo scrive su Twitter il sindaco di Firenze e presidente di Eurocities, Dario Nardella
Stazzema (Lucca). L’uomo è stato recuperato dal Soccorso alpino della stazione di Querceta insieme a un tecnico di elisoccorso Pegaso 3. L’uomo è stato verricellato e poi trasportato con l’elicottero in codice rosso all’ospedale di Cisanello di Pisa.
Controradio news – Fingendosi carabinieri in borghese hanno convinto un’anziana a farsi consegnare soldi, orologi e gioielli dicendole che il figlio era rimasto coinvolto in un’incidente stradale in auto ma che era senza assicurazione e che per questo serviva del denaro. E’ successo a Firenze in via Nazionale. La vittima è una donna aretina di 79 anni. Sulla vicenda indaga la polizia.
Controradio news -La società di calcio del Siena ha ospitato il giovane calciatore del Grosseto che un mese fa, al termine di un match tra le squadre allievi delle due città, fu
aggredito dal padre di un giocatore avversario. Alla partita di campionato giocata contro il Gubbio la società bianconera ha ospitato in tribuna d’onore il giovane calciatore biancorosso. La società ha ribadito la vicinanza al giovane e alla famiglia condannando ancora una volta il deprecabile atto di violenza.
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