Intervista con il sindaco di Campi Bisenzio, Emiliano Fossi, che sta seguendo ora dopo ora la vicenda. “Ora è il momento di stare vicino a Simonetta, a Enzo e alla loro bambina”. Attivato sostegno psicologico a distanza. “Broncopolmonite? A noi non risulta”.
“Non posso dire come abbia agito la comunicazione nel momento in cui Simonetta e Enzo sono patiti, sia per quanto riguarda l’associazione che li sta seguendo per l’adozione, sia per ciò che concerne gli organismi nazionali ed internazionali. Di certo se uno guarda le immagini dalla televisione e dei media è chiaro che sicuramente loro son andati in un contesto di grande sofferenza e di grande difficoltà” . Sono le parole del sindaco di Campi Bisenzio, Emiliano Fossi sulla vicenda di Simonetta Filippini, la donna attualmente ricoverata a New Delhi, in India, dopo essere risultata positiva al Covid durante un viaggio per adottare una bambina, con il marito Enzo Galli.
“La famiglia attendeva da tanto tempo questa chiamata. Il loro è un atto d’amore di straordinaria importanza, ma un elemento di informazione ci doveva essere, vedremo” aggiunge fossi. Che sottolinea ” ora è il momento di stare vicino a loro due e alla bambina, offrendo parole di conforto e vicinanza”.
“Come comune abbiamo un contatto continuo sia con Enzo sia con Simonetta” dichiara Fossi. “Io li sento tutti i giorni, ci aggiorniamo anche con l’ambasciatore De Luca ogni giorno e con Dario Nardella abbiamo contattato il ministro Di Maio, che ha assicurato a sua volta massima attenzione”.
Intanto, dice fossi “abbiamo attivato un supporto psicologico a distanza tramite una psicologa della nostra ASL, perché in una situazione così complicata e difficile la possibilità di perdere equilibrio è facilissima”.
Sulle condizioni di salute di Simonetta, Fossi rassicura: “per quello che mi risulta, anche tramite contatti con l’ambasciatore, la situazione ad oggi è stabile. Anche il console conferma che siamo di fronte ad una situazione di buona salute ancora, e la speranza è che rimanga tale e Simonetta si negativizzi quanto rima”.
“Dalle interlocuzioni con l’ambasciatore non mi risulta un principio di broncopolmonite. Sappiamo che è in corso una valutazione sull’eventualità di trasferirla in una struttura ospedaliera dove il il primario che la segue all’albergo covid potrebbe tenerla meglio monitorata. Del resti va considerato che nell’albergo covid ci sono altre 23 persone che devono essere seguite, quindi l’eventuale spostamento, con tutte le garanzie del caso, verrebbe effettuato solo per seguirla più in maniera più accorta e continuativa”