“I viola non sono italiani, ma una massa di ebrei” e ancora “il viola è il colore che odio, il colore che odio di più, sterilizziamo le donne, così non ne nascono più”: questo il coro scandito ieri dal settore del Franchi che ospitava oltre un migliaio di sostenitori della Juventus arrivati a Firenze per la gara contro la Fiorentina conclusasi 1-1. Il caso è emerso oggi dopo che è stato diffuso sui social un video, nel quale si sente il coro.
Oltre ai cori offensivi lanciati dal settore del Franchi di Firenze che ospitava i tifosi bianconeri, ieri allo stadio per Fiorentina-Juve c’erano anche un uomo ed un ragazzino, immortalati nel parterre di curva Ferrovia con una maglia e una sciarpa del Liverpool. Nell’ambiente juventino il ricordo è andato alla tragedia dell’Heysel e così gli steward, come da regolamento, hanno fatto togliere i simboli del club inglese.
Intanto il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha annunciato attraverso Facebook che, con il Comune di Firenze, ha già avviato un’azione legale “per difendere il nome e l’immagine di Firenze e dei fiorentini dalle ripetute diffamazioni da parte del signor Sergio Vessicchio: faremo una nuova azione risarcitoria di fronte a questi ennesimi insulti e con i soldi che dovrà darci – ha aggiunto Nardella – pagheremo la retta delle scuole calcio ai bambini della nostra città che non se la possono permettere. Il tifo e il giornalismo sono un cosa, le
offese gratuite e la violenza verbale sono ben altro e noi non le lasciamo passare”.
Anche Sara Funaro, assessora al welfare, sanità e pari opportunità del Comune di Firenze, si è espressa in merito all’accaduto: ”Lo dico da donna e da ebrea, quelli non sono tifosi, chi ha intonato quei cori deve essere individuato e punito”. ”Sono frasi vergognose e inaccettabili – ha continuato Funaro su Twitter – Lo sport è disciplina e rispetto, la nostra memoria e le donne devono essere rispettate”.