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Coronavirus: 19.686 domande cassa integrazione in deroga in Toscana, in testa Firenze 

Da martedì 31 marzo a mercoledì 8 aprile sono pervenute alla direzione Lavoro della Regione Toscana ben 19.686 richieste di autorizzazione alla cassa integrazione in deroga da parte di aziende aventi unità produttive in Toscana. Lo riferisce una nota della stessa Regione.

“Con oggi diamo il via a una comunicazione ciclica, settimanale, in modo da dare la misura dell’andamento delle richieste della cassa integrazione in deroga”, ha affermato l’assessora a Lavoro, formazione ed istruzione della Regione Toscana, Cristina Grieco. “”Questo è anche un modo per dare una regolarità informativa al di là di altre diffusioni di dati che possono essere fornite per motivi contingenti”, ha aggiunto Grieco.
La provincia in cui si sono avute più domande, secondo questa prima statistica, è Firenze, dove le domande sono state 5.083, seguita dalla provincia di Pisa con 2.184 domande, quindi Lucca 2.122, Livorno 1.973 e quindi tutte le altre fino ad arrivare alla provincia di Massa Carrara, con il minor numero, dove le domande presentate sono state 1.092. Altre 244 sono inoltre le domande, relative ad aziende od imprese con sede sempre nel territorio regionale, che sono state presentate fuori Toscana.
Il numero medio giornaliero delle domande inviate, ad ogni modo, è di 2.187. Il numero di lavoratori coinvolti, secondo il report, sono invece 44.122. Di questi, 11.080 attengono alla provincia di Firenze, 5.064 a quella di Pisa, 4.948 alla provincia di Lucca, 4.416 a quella di Livorno ed a seguire a tutte le altre province, fino a quella di Massa Carrara che, con 2.365 lavoratori, è la provincia in cui si è registrato il minor numero di richieste per singoli dipendenti.
I giorni di cassa integrazione per ogni lavoratore sono in media circa 28. Si oscilla, in realtà, dai circa 31 giorni chiesti mediamente per ogni lavoratore della provincia di Prato ai circa 25 della provincia di Pistoia.
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