Vi saranno indirizzati i cittadini rientrati in Toscana dalle aree cinesi a rischio Coronavirus Covid-19. il servizio è gratuito, per accedervi si potrà telefonare a un numero dedicato. Le persone potranno presentarsi all’appuntamento usando i propri mezzi personali e indossando possibilmente una mascherina protettiva.
L’ambulatorio Lilla all’Osmannoro, nel comune di Sesto Fiorentino (Firenze), dove saranno indirizzati i cittadini rientrati in Toscana dalle aree cinesi a rischio Coronavirus Covid-19, e che manifestano sintomi compatibili con quelli della malattia in questione, potrà eseguire una ventina di test al giorno.
E’ quanto annunciato oggi dall’assessore alla salute della Regione Toscana, Stefania Saccardi: l’ambulatorio entrerà in funzione domani.
All’ambulatorio si accede tramite un ingresso separato da quello del Centro Cromed Salus: al suo interno, previa prenotazione telefonica al Cup, viene effettuato il test del tampone faringeo, che viene inviato al laboratorio di virologia dell’Aou di Careggi per l’analisi. Il personale sanitario consiglierà ai pazienti di tornare a casa e di restare là fino al risultato dell’analisi. Il servizio è gratuito, per accedervi si potrà telefonare a un numero dedicato attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 7.45 alle 18.30 (sabato 7.45-12.30). Le persone potranno presentarsi all’appuntamento usando i propri mezzi personali e indossando possibilmente una mascherina protettiva.
E’ previsto un appuntamento ogni mezz’ora, con una previsione dunque di una ventina di test al giorno, ma la Regione si aspetta numeri inferiori. “Non c’è nessuna promiscuità, e nessun rischio in più che andare al supermercato, a un cinema o in qualunque altro luogo”, ha affermato Saccardi in una conferenza stampa nell’ambulatorio.
L’attivazione della struttura nasce da un protocollo di collaborazione firmato a Firenze tra il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e il console della Repubblica popolare cinese Wang Wengang. La struttura è di un cinese ed è già attiva come centro medico e diagnostico.
Un gruppo di lavoratori i cui uffici sono nello stesso complesso dell’ambulatorio Lilla ha espresso preoccupazione all’assessore regionale alla salute Stefania Saccardi per eventuali rischi di contagio.
“Ho 100 persone che non vogliono venire a lavorare”, ha affermato Dusca Corsi, responsabile risorse umane di FabricaLab: “Io ho proposto una soluzione alternativa – ha aggiunto – ci sono i campi qui vicino, sono grandissimi, ci facevano i rave party. Basta mettere su una tenda della protezione civile e farei lì i tamponi di prevenzione, non serve altro, basta anche una roulotte”.
Renzo Berti, responsabile prevenzione dell’Asl Toscana Centro, ha ricordato che “parliamo di una patologia che per essere diffusa presuppone un contatto stretto e ravvicinato”, contatto che non ci sarebbe in questa situazione. Saccardi ha inoltre precisato che la scelta di allestire un ambulatorio ad hoc, con un ingresso riservato e appuntamenti scaglionati ogni mezz’ora per evitare code, “mette in maggior sicurezza” la popolazione, evitando che queste persone vadano dove ci sono altri pazienti, come è successo giorni fa con la bambina cinese, risultata poi negativa, con la quale i genitori si erano presentati al pronto soccorso”.