Il rettore dell’Università di Firenze, Luigi Dei, ha provveduto a fornire alla Asl “i recapiti dei due professori e l’elenco dei 54 iscritti al corso di laurea nonché, fra questi, dei 25 che lunedì mattina hanno confermato online l’iscrizione alla lezione”, dopo aver ricevuto dalla stessa Azienda sanitaria la segnalazione del caso dello studente straniero di 26 anni risultato essere uno dei due nuovi casi sospetti positivi al coronavirus.
Dei ha specificato “che i presenti possono essere stati in numero inferiore, tenuto conto che non era richiesta la firma di frequenza”. Nell’indagine epidemiologica effettuata dalla Asl è risultato che lo studente ha frequentato, il 24 e il 25 febbraio, due lezioni ad architettura a Firenze. Dal momento che “le attuali direttive ministeriali prevedono l’obbligo di isolamento della prima linea di contagio da Coronavirus, in quanto le persone venute in contatto sono considerate potenzialmente infette a seguito di esposizione prolungata e stretta”, il rettore ha fornito i recapiti dei compagni di lezione del giovane.
La Asl, riferisce l’Università, ha spiegato che non sono oggetto di indagine epidemiologica altre persone che transitavano o stazionavano all’interno dell’edificio o altre venute successivamente in contatto con le persone presenti alle lezioni.
Il rettore ha chiesto di essere tempestivamente informato delle misure che la Asl intenderà assumere. “Il rettore – aggiunge l’Ateneo – ha immediatamente informato dell’accaduto il ministro dell’Università, il ministro della Salute, il presidente della Regione Toscana, l’assessore regionale alla sanità, il prefetto e il sindaco di Firenze. In considerazione del fatto che si tratta del primo caso registrato in un Ateneo, che coinvolge membri della comunità accademica, il rettore ha richiesto al ministro dell’Università, al ministro della Salute e alle autorità sanitarie regionali, una specifica presa di posizione su eventuali misure restrittive da adottare”.