Lun 23 Dic 2024
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ToscanaCronacaCoronavirus: Comune Pisa stanzia 15 milioni per la ripresa

Coronavirus: Comune Pisa stanzia 15 milioni per la ripresa

Tra le principali misure adottate dall’amministrazione c’è anche un fondo di 700 mila euro per un contributo straordinario di sostegno all’affitto per immobili commerciali e di giovani professionisti, privilegiando quelle attività, in base al codice Ateco, costrette alla chiusura per il lockdown.

Vale 15 milioni di euro il piano ‘Riapri Pisa’ messo in campo dal Comune per sostenere il sistema economico cittadino nella fase di graduale ritorno alla normalità non appena lo permetteranno le misure governative. Tra le principali misure adottate dall’amministrazione c’è anche un fondo di 700 mila euro per un contributo straordinario di sostegno all’affitto per immobili commerciali e di giovani professionisti, privilegiando quelle attività, in base al codice Ateco, costrette alla chiusura per il lockdown.
Sarà comunque un bando pubblico che uscirà nelle prossime settimane a definire i criteri di assegnazione modulare del finanziamento. E’ prevista anche la riduzione del 30% degli affitti per gli immobili di proprietà comunale, l’azzeramento del suolo pubblico per pubblici esercizi, ambulanti, alberghi ed edilizia per il 2020, l’azzeramento dell’imposta di soggiorno fino alla fine dell’anno, un fondo di 500mila euro per abbattere la Tari da destinare alle attività rimaste chiuse in base al codice Ateco e la riduzione di stalli blu e tariffe dei parcheggi pubblici. La cifra, immediatamente disponibile, deriva dall’avanzo di amministrazione dell’esercizio 2019 e comprende anche la realizzazione di opere pubbliche già programmate come la realizzazione di un ponte ciclpedonale sull’Arno alla periferia della città e di un sottopasso ferroviario. “Dobbiamo supportare il commercio, il turismo e i giovani professionisti – spiega il sindaco Miche Conti – ma anche l’edilizia, che può fare da traino generando un meccanismo economico virtuoso per molte imprese familiari e artigianali, modificando il Regolamento edilizio per renderlo più snello”. Infine, la conclusione: “Lo facciamo grazie alle nostre forze perché il Governo fino a questo momento non ha pensato a un piano di aiuti per gli enti locali”.