Ven 22 Nov 2024
Controradio Streaming
ToscanaCronacaCoronavirus: giudice Firenze, Just Eat dia protezioni a rider

Coronavirus: giudice Firenze, Just Eat dia protezioni a rider

Il tribunale di Firenze ha accolto il ricorso di un rider di Just Eat,  disponendo che la piattaforma di consegna del cibo gli dia mascherine, guanti e gel disinfettante contro il contagio da coronavirus.

Il lavoratore, che è delegato sindacale Nidil-Cgil di Firenze, ha presentato ricorso con l’assistenza legale della Cgil. In una nota il sindacato riferisce che, alla richiesta del rider e poche ore prima del provvedimento del Tribunale, la società “si è limitata a distribuire una mascherina monouso senza cellophane protettivo ad alcuni lavoratori”.
Per il Nidil di Firenze, è “una sentenza importante e pionieristica che riconosce i diritti di questi lavoratori e obbliga la piattaforma a tutelare la loro sicurezza sul lavoro, anche e soprattutto in tempo di emergenza coronavirus. Chiediamo ora, quindi, che tutte le piattaforme dotino i propri riders degli adeguati dispositivi di protezione individuale”.

“E’ giunto il momento che queste imprese si misurino con noi per assicurare diritti e tutele ai lavoratori”. Lo ha affermato Tania Scacchetti, segretaria confederale nazionale della Cgil, commentando la decisione del Tribunale di Firenze. Il provvedimento è “un risultato dall’alto valore sociale – sostiene Scacchetti – il primo provvedimento giudiziale che estende la disciplina antinfortunistica ai lavoratori delle piattaforme del food delivery. Un risultato frutto della vasta campagna avviata dalle categorie della Cgil, Nidil, Filcams e Filt, fin dall’inizio dell’emergenza Covid-19”. Per la sindacalista “i riders stanno dando una prova di grande senso di responsabilità”, mentre la vicenda di Parigi “la dice lunga su come le multinazionali del food delivery, che stanno facendo affari d’oro mentre una larga fetta delle imprese italiane è ferma e non sa se e quando riaprirà, siano ancora distanti dall’aver chiaro cosa significhi il concetto di ‘responsabilità sociale dell’impresa’”.

Just Eat tiene a precisare quanto segue:

Da sempre, e in tutti i mercati in cui Just Eat opera, la sicurezza e la salute di clienti, ristoranti e rider è di primaria importanza. Stiamo affrontando un momento di grande emergenza e in continua evoluzione per tutti, per far fronte al quale abbiamo introdotto tempestivamente, e fin dall’inizio, una serie di misure precauzionali a tutela dei clienti, ristoranti e dei rider che consegnano con noi.

Ciò che è stato emanato è un decreto cautelare concesso “inaudita altera parte”, cioè, in assenza di contraddittorio e, quindi, senza aver prima ascoltato le ragioni di Just Eat. Ciò significa che si tratta di un provvedimento per sua natura provvisorio, che potrà essere oggetto di conferma, modifica o revoca successivamente, dopo aver ascoltato le ragioni di Just Eat. Peraltro, anche tale provvedimento di conferma, modifica o revoca del decreto cautelare sarà per sua natura provvisorio e potrà essere impugnato, salva in ogni caso la decisione che il Tribunale di Firenze assumerà, questa volta sì con sentenza, alla fine del giudizio di merito, al momento nemmeno iniziato.

Ci teniamo a precisare comunque la totale correttezza del nostro operato, e chiariamo che il provvedimento del Tribunale di Firenze non ha impatti sull’operatività quotidiana di Just Eat. A tal proposito, nella situazione di attuale emergenza, in linea con il nostro approccio responsabile e a prescindere dalla normativa legale e contrattuale applicabile, ci siamo infatti immediatamente attivati, fin dall’inizio dell’emergenza, per acquistare e distribuire mascherine e guanti monouso, che sono in continua consegna ai rider. Stiamo già lavorando inoltre, per mettere a disposizione gel e prodotti disinfettanti.

Sempre per il medesimo senso di responsabilità sociale, abbiamo inoltre messo a disposizione un supporto economico per aiutare i rider in caso di contagio da COVID-19 o necessità di autoisolamento.

Sono attivi poi anche una serie di misure precauzionali per la sicurezza non solo dei rider ma di tutto lo svolgimento delle consegne a domicilio: la modalità di consegna CONTACTLESS, senza contatti; le modifiche sull’app rider con costanti informative comportamentali relative alla prevenzione nei confronti del virus; indicazioni costanti sul divieto di assembramenti e un documento di linee guida specifiche per l’attività di food delivery, realizzato insieme a Fipe e AssoDelivery.

Ci teniamo pertanto a ribadire che continueremo a lavorare e a fare tutto il possibile per garantire un servizio utile e sicuro per tutti, rider, ristoranti e clienti finali.

 

Rock Contest 2023 | La Finale

Sopravvissute, storie e testimonianza di chi decide di volercela fare (come e con quali strumenti)