Il sindaco di Firenze commenta gli ultimi episodi. E dice:”l’entità del danno economico del coronavirus sarà devastante per il turismo”.
Creare una sorta di quarantena preventiva per i bambini che ritornano dalla Cina “la trovo una posizione ingiustamente allarmistica e discriminatoria: io sono preoccupato come lo sono tutti i miei cittadini di questa situazione, che però non può essere deformata fino al punto da giustificare la caccia al cinese. Alimentare una psicosi anti cinese è soltanto da irresponsabili”. Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, a margine di una conferenza stampa, parlando con i giornalisti in riferimento al coronavirus.
“Fatti come quelli a cui abbiamo assistito in queste ultime ore sono preoccupanti – ha aggiunto -. Penso alla ragazza che è stata costretta a scendere dall’autobus, all’iniziativa di alcuni genitori che si sono rifiutati di mandare a scuola i propri figli dove vi erano bambini cinesi”. Nardella ha sottolineato che “è una psicosi che spesso tiene conto di tanti altri aspetti: è più rischioso un europeo rientrato in questi giorni dalla Cina di quanto non lo sia un cinese che da tre anni non torna nel suo Paese. Dobbiamo stare con i piedi per terra – ha concluso -, massima attenzione e prudenza: secondo me il sistema sanitario italiano sta funzionando benissimo, il Governo sta lavorando bene”.
“Non dobbiamo sottovalutare l’impatto economico sul turismo a Firenze – ha aggiunto Nardella -: Prevediamo un impatto significativo quindi in qualche modo ci dobbiamo attrezzare perché non sarà un evento di breve periodo. A maggior ragione l’allarmismo verso la Cina e dalla Cina va calcolato anche in funzione dell’impatto economico”.