“In Toscana partiamo con la prima fase di test sierologici che riguarderanno un campione di professionisti del mondo sanitario. Questi test saranno utilizzati per effettuare una prima valutazione del dosaggio anticorpale tra medici, infermieri, Oss, tecnici ed altri. Quando arriveranno tutti gli altri kit estenderemo l’analisi a tutto il personale sanitario della regione”. Lo annuncia il presidente della Toscana Enrico Rossi dopo che una partita di test, circa 10 mila pezzi, è stata donata all’Azienda ospedaliera universitaria di Careggi, in attesa che il ministero della Salute validi tutti gli altri test e dia il via libera alla commercializzazione.
“La valutazione tecnica delle specificità del test – aggiunge Rossi – sarà effettuata dai laboratori autorizzati delle Aou di Siena, Firenze e Pisa. In ogni caso a breve arriveranno anche precise indicazioni da parte del ministero della Salute sulle modalità d’uso di questo nuovo strumento di valutazione che non sostituisce il tampone come strumento diagnostico”.
I test, secondo quanto appreso, sarebbero stati donati dalla Fiorentina. Altri 500mila test sierologici sono stati invece ordinati direttamente dalla Regione Toscana.
“Il tampone – ricorda il presidente Enrico Rossi – è ad oggi l’unico strumento sicuro per l’individuazione del virus, il test sierologico rileva un incontro già avvenuto con il virus e quindi si presta per altri usi. Lo screening della popolazione avverrà successivamente alla fase che riguarderà il personale sanitario e comunque in base ai risultati ottenuti”.