Il governatore della Toscana Enrico Rossi, ha pubblicato un video, tramite i canali ufficiali della Regione, rivolto a cittadini, imprenditori e lavoratori, in cui spiega e chiarisce le nuove direttive emanate dal Governo Conte.
Il decreto del Governo “non è vero che mette tutti a casa, giustamente regola, obbliga a ridurre al minimo possibile elementi di socialità nel tempo libero ma non vieta affatto che si svolgano i lavori, che ci si sposti per lavoro, è un’interpretazione sbagliata” che “metterebbe in ginocchio tutta la Toscana e se così fosse tutto” il paese. Ha esordito Rossi.
“Inutile mettersi a casa se c’è produzione, lavoro: si mettano a punto accorgimenti, si discuta nelle fabbriche e nei luoghi di lavoro, come organizzarsi al meglio, ma lo spostamento per motivi di lavoro è consentito: da nessuna parte sta scritto che deve cessare la produzione, sia quella destinata agli oggetti che al servizio ai cittadini – ha prsoeguito Rossi -. Se dovessimo bloccare interi comparti produttivi fondamentali per l’export, magari per 15 giorni o di più, avremmo un calo produzione della ricchezza in questa regione che sarebbe davvero esiziale e di cui risentiremmo anche per il futuro”.
“Non dobbiamo dimenticarci e il paragone non sembri spropositato – ha proseguito Rossi -, che i lavoratori riuscirono a difendere le fabbriche sotto i bombardamenti e dallo smantellamento che volevano fare i nazisti, francamente non siamo nella stessa situazione. Non ci sono preoccupazioni per la vita della persona che neppure lontanamente possono essere paragonabili a quelle”.
“Si torni a lavorare – l’invito rivolto da Rossi -, ci si acconci in maniera adeguata, si facciano studi azienda per azienda per capire come prevenire al massimo contatti che potrebbero indurre alla diffusione del virus, si stia a casa se si hanno manifestazioni simil influenzali, ma noi non possiamo fermarci, dobbiamo contenere sì il virus, prepararci a fare le cure, ma dobbiamo anche mantenere quel minino di vita, di attività lavorativa senza la quale altrimenti avremmo contraccolpo profondamente negativo”.
“Positivo” il decreto del Governo che “ci equipara alla Lombardia e altre zone” arancioni: “Sono misure precauzionali che servono a limitare ancora” il diffondersi del virus. Ma sono “dispiaciuto che non ci sia stato un esplicito richiamo” nel decreto a far ritorno alle loro case, prima di tutto per motivi di salute, per i cosiddetti ‘vacanzieri’, ovvero coloro che sono venuti in Toscana nelle loro “seconde case, negli alberghi per sfuggire alle zone rosse”.
Il presidente ha annunciato che “oggi provvederò a intervenire” lui stesso in tal senso “con un’ordinanza personale”, e chiederà al “Governo di rafforzare con elementi sanzionatori il mio ordine, la mia richiesta che faccio a queste persone.
Le parole di Rossi