“Le situazioni di maggiore sofferenza si trovano nella Asl nord ovest in particolare al Noa di Massa (Massa Carrara) e a Lucca. Al Noa abbiamo 19 persone ricoverate in terapia intensiva e sub, e 14 a Lucca.” Sono queste le parole dell’assessore toscano al diritto alla salute Stefania Saccardi.
Saccardi ha risposto a coloro che le chiedevano quali siano le zone con maggiori criticità per l’emergenza Coronavirus nel territorio regionale.
Nonostante l’emergenza, “l’Asl Toscana nord ovest ha ancora una ampia disponibilità di letti intensivi che stiamo comunque ulteriormente aumentando”, ha spiegato sempre Saccardi. Infatti, proprio oggi, il governatore della Regione, Rossi, ha confermato che i posti in terapia inntensiva in Toscana sono stati aumentati di 230 unità, arrivando ad una disposnibilità complessiva di 677 posti.
Quanto alle strutture dismesse che potrebbero essere riaperte per fronteggiare l’emergenza, Saccardi aggiunge che “stiamo facendo le verifiche strutturali e cercando le attrezzature per essere pronti, in modo graduale, al massimo in una decina di giorni”.
Intanto sono 22 gli ospedali ‘Covid’ in Toscana, ovvero i nosocomi attrezzati con reparti di terapia intensiva che saranno affiancati da nuovi reparti ‘bolla’ di sub intensiva e medio alta intensità che avranno una capacità complessiva di 2-3mila posti letto per pazienti affetti dal virus. Inoltre, sempre in ambito regionale, saranno 19 gli ospedali che continueranno invece la loro consueta attività sanitaria.
Su eventuali medici e infermieri contagiati, dopo l’allarme lanciato oggi dal sindacano Anaao Assomed, Saccardi conclude che in Toscana “non abbiamo un conteggio preciso; siamo tuttavia attrezzati per sostituire prontamente quanti si manifestino sintomatici e debbano allontanarsi dal lavoro”.