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Coronavirus: sopralluoghi protezione civile in Rsa Firenze

La protezione civile nazionale risponde all’appello della prefetto di Firenze Laura Lega, scesa in campo nei giorni scorsi per arginare la situazione creatasi in alcune Rsa del Fiorentino dove si sono registrati casi di positività al coronavirus, al fine di tutelare ospiti e lavoratori.

La prefetto ha chiesto con urgenza l’invio di operatori sanitari e sociali per sostituire quelli in quarantena e già lo scorso fine settimana sono stati effettuati i sopralluoghi nelle strutture più in difficoltà, dove saranno inviati nei prossimi giorni medici, infermieri e operatori socio sanitari in forze presso la protezione civile o l’Esercito.
Le Rsa dove al momento è previsto l’invio di personale, spiega la prefettura, hanno sede nei comuni di Firenze, San Godenzo, Pelago e Dicomano. Si tratta di strutture dove si sono verificati casi di positività al coronavirus sia tra gli ospiti che tra gli operatori e che, a causa del personale assente per aver contratto il Covid, oppure in sorveglianza attiva o in
malattia per altri motivi, rischiano di non riuscire a garantire il servizio.  Secondo quanto spiegato, lo scorso venerdì la prefetto Laura Lega ha riunito il Centro coordinamento soccorsi (Ccs) della prefettura per fare il punto sulla situazione nelle Rsa. Presenti, oltre ai sindaci dei Comuni che avevano segnalato le criticità nelle strutture del loro territorio, Città metropolitana, Asl, 118, vigili del fuoco e forze di polizia.
Preso atto dell’impossibilità di far fronte alle difficoltà registrate nelle Rsa sia da parte delle strutture stesse che della Asl, il prefetto ha attivato il dipartimento della protezione civile nazionale, che attraverso il Comitato operativo interforze (Coi) di Roma ha avviato le procedure per i sopralluoghi e per l’invio di personale. Nel sostegno alle Rsa potrebbero essere coinvolte anche la Croce Rossa e la Croce Rossa Militare.

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